Claudio Di Scalzo
LUNA CON ROSA BAGNATA IL 17 LUGLIO 2014
a Chiara Catapano
Notte di luna piena con nuvole scure a velarla. Se, all’improvviso, tutta si rivela, la casa nella campagna ne è illuminata. I vetri ne riflettono il lucore pallido. Una finestra aperta consente ai raggi di entrare nella camera dove dorme un bimbo. Che poi sono io piccino. Sul comò sta il suo notturno, sentimentale e acerbo, con luna piena e nuvole scure da cui cade pioggia. Il disegno è bagnato. Il bambino, che di giorno sta sopra una sedia a recitare poesie senza averne voglia, forse ha pianto nel sonno, oppure prima di addormentarsi. La luna, che grazie ai raggi ha visto il disegno, lascia sopra l’album una rosa. Perché il bambino pensi che la pioggia lunare disegnata abbia fatto sbocciare il fiore per lui. Il bambino al risveglio, che poi sono io che ho sognato questo tanti anni dopo, vede il fiore aggiunto all’acquarello e capisce il miracolo accaduto. Si sente poeta perché infelice pianse allora e, felice, si commuove ora. Prende il fiore e lo porta a chi ama.
da “Scrivere a Vecchiano non è vano”
luglio 2014