Home Page Olandese Volante
Home page Site map
::

:: Claudio Di Scalzo: Camera Mortuaria 17 di Medea T. Vir
01 Settembre 2014

 CDS: "Diciassettesina Camera Mortuaria di Medea T. Vir " - 17 luglio 2011

 

 

 

 Claudio Di Scalzo

17  camere mortuarie

per il 17 VII 2011

 

 17

 

Cancellate

Le cose sono state cancellate, cancellate cancellate cancellate ripete la bocca nella camera mortuaria del 17 luglio 2011. Davanti a questo volto gorgogliante taglio che mano di Medea T. Vir espanse, si trovano, evocati, Freud da Manuale e Nietzsche da Manuale. Col volano manuale in mano, dialogano con manualistica esemplarità e facilità ermeneutica sul caso, appunto da manuale, di una donna maga gelosa che annienta centinaia di figli files all’uomo amato poi odiato. Nella camera mortuaria  questo dialoghetto, teatrale e attoriale, spettro per requiem burla che ciurla nel manico dell’asserzione fringuello, esposta funebre con tenebre caramello, che la parte inconscia della personalità non va repressa, altrimenti si finisce, caso Medea Topino Virgolina, accoltellando rimando amando con odiando, e la sfera inconscia del processo psichico rotola, sprofonda, in buca interiore luttuosa calamitosa a iosa, causando dolore e turbe al soggetto che le sue azioni veste di glassa poetica confetto per negare che stira con l’apretto un sudario poco vario.

 

  

 CDS: "Diciassettesima Camera Mortuaria di Medea T. Vir "

17 luglio 2011 

 

(Freud da Manuale) - Siamo in umido, e la prego, gentile NdM, di notare il doppio senso da psicopatologia della vita quotidiana in camera mortuaria disumana: in umido si cucina la cacciagione, e animali da cortile, e umido ce n’è qui, tanto, essendo tomba con cunicoli sottoterra o sotto-inconscio disegnato. Anche i suoi baffi gocciolano umidità come la mia barbità.

(Nietzsche da Manuale) - Ci accostano, caro dottore, come le ulive con le cosce delle lepri in umido, e la sua barba sale e pepe indora la ricetta, che vuole le dica? sarà una danza manualistica che somiglia a succulenta pietanza profumante lugubre stanza dove fu ed è cancellato un amante.

(FdM) - Se la nostra Maga del 2011 tanto razionale e grammaticale avesse accettato, e noi due lo abbiamo scoperto per primi, che esiste una parte della personalità oscura e nascosta capace di sprigionare una forza dirompente sulle azioni, noi due non saremmo qui in umido, ed anche un po’ banalizzati e manualizzati, in una camera mortuaria un po’ Brut un po’ Aztecut - ride? sono in vena di non sense e battute - a recitare un siparietto conclusivo spezzone sms, diciassette, sopra uno sfracello cancellante quanto era arte operante. Ma questo Giasone è un po’ un tipaccio, neh.

(NdM) - Tipaccio di sicuro, evocante il dionisiaco che s’imparenta, manualizziamo il manualizzabile, con la sua teoria della libido e delle passioni. Del resto questa camera mortuaria ne centuplica le emulsioni. Le piacciono queste rimette per il giorno diciassette dottore?

(FdM) - Moltissimo. Ne parla come me a volte la sua Lou Salomè. Concordo, ma più che gran donna gran passera. Cos’è la passera filosofo? è’ quella cosa, ah cosa!, che ha rovinato il nostro Giasone Accio, ch’è pisano e non d’Atene sia chiaro! Ah, ora capisce. Il sesso femminile lo chiamano così dalle sue parti.

(NdM) - Apprezzabile lessicografia  ridente, dottore, anche se Lou sofisticata com’è non ce la vedo nel nido vernacolo Passera, però imparentiamoci come da manuale, insisto, reciti la divulgazione.

(FdM) – Presto fatto. Mi scusi ma divago, facendo lettino in questo tombino, lo vede non son serio oggi! Il suo dionisiaco, caro baffo volante di Sils Maria, discosto dalle regole dell’apollineo, è simile alla mia teoria della libido e delle pulsioni. La libido come forza primordiale, cieca e irrazionale non possiede coscienza morale. Quindi la parte maledetta di Medea T. Vir ha accoltellato, senza tanti problemi etici, con gelosia e odio, i figli-files dell’amante-sposo che la tradiva per un’altra. Vado bene filosofo?

(NdM) – A meraviglia in questa camera delle meraviglie dove sms frattaglie son stoviglie per battaglie inconsce. La sua enunciata libido, dottore, rimanda all’energia sprigionata dal Dio greco ebbro e irrazionale. Che sol così vale.

(FdM) – Esemplare divulgazione. Se il dionisiaco deve essere secondato e affermato perché è vitale, anche le pulsioni inconsce da me scoperte devono essere comprese e interpretate, e mai sdradicate, perché parte della personalità. Negare l’Es rende l’esistenza patologica - questa cancellazione è patologia - infelice, insoddisfatta, perché non si può respimere la forza istintuale. Medea Topino Virgolina, invece, ha cancellato i files di Giasone perché le rivelavano, amando scrittura e uomo, la sua parte nascosta che le chiedeva d’esser vissuta. E magari narrata se, come sembra, si diletta in poesia e musica.  Le conseguenze di questo gesto cancellante e negante queste forze agenti nel corpo, sono negative, vero baffo sgargiante?!, vuol concludere lei, che, con tutto il rispetto per la prassi teatrale e tombale, anche vagamente umoristica nera, vorrei tornare all’aria aperta di luglio.

( NdM) - Se Dioniso si nega ci si fa una sega con brutto viso. Ah, troppo vernacolo, rimedio! La negazione dello spirito dionisiaco comporta la rinuncia alla vita e la natura dell’individuo diventa debole e pusillanime. Cancellare tanta scrittura vitalistica, chioso, è stato un atto inutile, perché oltre il dolore della perdita dei figli-files, Giasone Accio ha scritto e scriverà altre narrazioni che si nutrono di pulsioni. Però dottore venga qui accanto  a me, facciamo manuale insieme finale…

 

 

(FREUD DA MANUALE E NIETZSCHE DA MANUALE)

Soffocare le pulsioni fa ammalare nel corpo e nel cervello

Esse prima o poi riemergono e della vita soffocano il bello

La natura umana non può star lontana da se stessa

Anche la poesia ci rimette diventando fessa.

Bisogna vivere gli istinti

E se possibile ricordarli dipinti.

Questo per l’Autore cancellato in recita abbiam ricordato

Lo benediciamo e siam lieti abbia accettato il suo fato.

Ora risale dalla memoriale sepoltura:

Giasone Accio naviga con l’amata in altra avventura

 

 

 

 

ACCADDE IL 17 LUGLIO 2011

NOTA IN LAPIDE

Il 17 luglio 2011 con un sms, ricevetti da Medea T. Vir notizia che quanto le avevo affidato, centinaia di file, e un libro del Canzoniere di Karoline Knabberchen, il Terzo "Viaggiatori da Biblioteca", e disegni, erano stati cancellati come “cose”. Ne richiedevo l'uso perché il poeta e saggista Giorgio Luzzi aveva in progetto di scrivere sul mio percorso letterario-artistico per una pubblicazione. E contavo di spedirgli miei scritti e la seconda parte di una  "Autoantologia" la cui la prima parte era stata pubblicata sull'annuario Tellus 30 "Nomi per 4 stagioni" nel 2009.

Ho eliminato tutto / e / di nuovo / lo farei. / Tutti i files. / Ho cancellato / con più recisione / possibile / e ho fatto / la cosa giusta, / l'unica. / Non ho più nulla / di quello / che mi domandi. / Le cose / sono state / cancellate. / 

Anche quest’anno, per l’anniversario, torno a narrarla, questa “distruzione”, con i miei strumenti d’autore.

Divido il testo dell’infausto sms in 17 lacerti e ne ricavo 17 camere mortuarie dove deporli. A ricordo dei miei files distrutti. Le camere mortuarie come nella tradizione delle antiche civiltà in dialogo con i morti si raggiungono attraverso cunicoli e sedimenti neri, terrosi, violacei anche. Con improvvise vampe rossastre. Fuochi fatui? Sangue? Pixel telematici bizzarri? Le carte poi tele - ne ricaverò mostra in galleria – saran corredate da testi preghiera-elegia-lapide-evocazione funebre per resurrezioni da venire o già avvenute. Ed ogni testo avrà incipit da un osso dell’sms di Medea T. Vir. Questo ha deciso Giasone Accio.

 

       


Commenti COMMENTI