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:: Claudio Di Scalzo: Testa di file il 17.VII.2011 - VIII
19 Luglio 2013

 

CDS: "Testa di file ostaggio il 17 luglio 2011". VIII - Luglio 2013

 

 

TESTA DI FILE OSTAGGIO IL 17 LUGLIO 2011
Valgano le parole come incipit per il racconto
Illustrato del mio destino d’ostaggio elettronico
quelle pronunciate da Medea T. Vir per mutilare,
cancellandomi, mio padre Giasone suo amante:
 “ Ho eliminato tutto e di nuovo lo farei. Tutti i files.
Ho cancellato con più recisione possibile
e ho fatto la cosa giusta, l'unica.
Non ho più nulla di quello che mi domandi.
Le cose sono state cancellate.
 
 

VIII

Con quelle labbra puoi dire ciò che vuoi?

Tra le colate della marea crescente

-ripenso alla pubblicità di un dentifricio-

morirò senza cappello frigio sapendo che una Testa

file ostaggio che si rispetti in arte e versi

risorge prima o poi con opposte scenografie:

vignetta dopo vignetta a ricordar che la vendetta

è trama stretta che ha come finale l’Uccisore

che Ucciso diventa: per questo scampo alla mestizia

dell’ora - a breve sarò cancellato - m’invento

un Alleluia rivolto ai pini di Marinella

scabrosa traccia sulla mia faccia di ciò non si taccia.

 

 

 

 

 

 

La carta su cui ho disegnato me la regalò negli anni settanta, 1973, mio padre Libertario detto Lalo. L’aveva trovata nella cartiera di Rigoli sul Serchio. “Tieni, Accio, guarda se ne ricavi qualcosa, se ti può servire per i tuoi disegni. Cambia anche colore a seconda dell’esposizione alla luce”.
A ogni tavola - sono quindici - ho intrecciato, in questo luglio 2013, dei versi. Dove la Testa di file ostaggio (omaggio a Fautrier) che poi verrà uccisa, cancellata, dal pc, si rivolge o all'Autore o a Giasone o a Medea T. Vir  - La serie delle "Teste file ostaggio" sono un graphic poem che attinge al mito greco e al fumetto. A corredo delle tavole una musica delicata, settecentesca, e il flauto è stato d’obbligo. L’arte e la scrittura vivono di contrasti: il dramma disegnato e scritto che rimanda al gesto folle da una parte e dall'altra la frivolezza della cipria, della maiolica, della seta, insomma della superficialità arcadica. CDS


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