CDS: "Seconda camera Mortuaria di Medea T. Vir " - 17 luglio 2011
Claudio Di Scalzo
17 camere mortuarie
per il 17 VII 2011
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e
scendo impronta nella mia mente verso la camera mortuaria allestita da Medea T Vir scivolando sull’astrazione del male, inciampando sulla cifra della gelosia pugnale sulla gola dei miei figli-files, traducendo con forza contemplativa nel sotterraneo la realtà dell’umano accaduto. Solitaria devozione in tomba per l’assenza di quanto scrissi e che incautamente affidai a mani diventate nemiche. Energia e ardimento nel viaggio verso i morti files mentre sghignazzano facce azteche nella contemporaneità del taglio affilata vibrazione.
E luglio irrequieta verginità nella stratificazione dei sinonimi
E segreto del residuo peccato nelle coppie di parole sventrate femori mummia
E lampo arroventato nero sulle pareti della camera mortuaria in nome proprio
E porta inferi nel pensiero della dominazione parafrastica
E tomba dove i nomi s’aggrappano all’umidità della falce serale perenne
E muschio fantasioso presepe di scritti morti tremore breve nella sposa antonomasia
e
ACCADDE IL 17 LUGLIO 2011
Il 17 luglio 2011 con un sms, ricevetti da Medea T. Vir notizia che quanto le avevo affidato, centinaia di file, e un libro del Canzoniere di Karoline Knabberchen, il Terzo "Viaggiatori da Biblioteca", e disegni, erano stati cancellati come “cose”.
Ho eliminato tutto / e / di nuovo / lo farei. / Tutti i files. / Ho cancellato / con più recisione / possibile / e ho fatto / la cosa giusta, / l'unica. / Non ho più nulla / di quello / che mi domandi. / Le cose / sono state / cancellate. /
Anche quest’anno, per l’anniversario, torno a narrarla, questa “distruzione”, con i miei strumenti d’autore.
Divido il testo dell’infausto sms in 17 lacerti e ne ricavo 17 camere mortuarie dove deporli. A ricordo dei miei files distrutti. Le camere mortuarie come nella tradizione delle antiche civiltà in dialogo con i morti si raggiungono attraverso cunicoli e sedimenti neri, terrosi, violacei anche. Con improvvise vampe rossastre. Fuochi fatui? Sangue? Pixel telematici bizzarri? Le carte poi tele - ne ricaverò mostra in galleria – saran corredate da testi preghiera-elegia-lapide-evocazione funebre per resurrezioni da venire o già avvenute. Ed ogni testo avrà incipit da un osso dell’sms di Medea T. Vir. Questo ha deciso Giasone Accio.