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:: Claudio Di Scalzo: Testa di file ostaggio il 17.VII.2011 - X
25 Luglio 2013

CDS: "Testa di file ostaggio il 17 luglio 2011". X- Luglio 2013

 

TESTA DI FILE OSTAGGIO IL 17 LUGLIO 2011
Valgano le parole come incipit per il racconto
Illustrato del mio destino d’ostaggio elettronico
quelle pronunciate da Medea T. Vir per mutilare,
cancellandomi, mio padre Giasone suo amante:
 “ Ho eliminato tutto e di nuovo lo farei. Tutti i files.
Ho cancellato con più recisione possibile
e ho fatto la cosa giusta, l'unica.
Non ho più nulla di quello che mi domandi.
Le cose sono state cancellate.
 
 

 

Al posto del naso ce stà l’omino

che sia il mì bambino di certo cretino

a testa in giù? Ostaggio da diritto

e da rovescio come parola del pensiero

tutta zelo in punto di morte? - S’io sto nel rovo

dov’io v’ho scorte metafore cosa covo?

In questo giorno poi morto sarò novo?

Vittima testa m’abbandono dove la data si sfa

labbro e oltraggio - più altro non vedo né sento.

L’aorta della storia strega smaga l’identità

del fine – Tra il file che per gelosia spira spine

nela parola che si cancella sorge l’enigma

d’altra storia che verrà bella -

 

Claudio Di Scalzo

 

 

 

 

 

La carta su cui ho disegnato me la regalò negli anni settanta, 1973, mio padre Libertario detto Lalo. L’aveva trovata nella cartiera di Rigoli sul Serchio. “Tieni, Accio, guarda se ne ricavi qualcosa, se ti può servire per i tuoi disegni. Cambia anche colore a seconda dell’esposizione alla luce”.
A ogni tavola - sono quindici - ho intrecciato, in questo luglio 2013, dei versi. Dove la Testa di file ostaggio (omaggio a Fautrier) che poi verrà uccisa, cancellata, dal pc, si rivolge o all'Autore o a Giasone o a Medea T. Vir  - La serie delle "Teste file ostaggio" sono un graphic poem che attinge al mito greco e al fumetto. A corredo delle tavole una musica delicata, settecentesca, e il flauto è stato d’obbligo. L’arte e la scrittura vivono di contrasti: il dramma disegnato e scritto che rimanda al gesto folle da una parte e dall'altra la frivolezza della cipria, della maiolica, della seta, insomma della superficialità arcadica. CDS


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