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Idina Faro

:: Claudio Di Scalzo: Come conobbi Idina Faro nel 1994. Come nel gennaio 2024 mi risponde.
29 Gennaio 2024


Idina Faro alla Festa degli istituti fine esami, I - 1994 
Foto Claudio Di Scalzo



Claudio Di Scalzo

COME CONOBBI IDINA FARO NEL 1994
COME NEL GENNAIO 2024 MI RISPONDE




"Idina Faro nel ballo in discoteca raro
ovvero Dioniso al posto di Apollo
per la docente di greco antico".
Foto cds, 1994 


 

Metà anni novanta. Sondrio. Cittadella degli Studi. Riunisce tutti gli istituti ed indirizzi. Esami di Stato. Sono membro esterno in commissione istituto professionale. In pausa di lavoro cerco luogo adatto per fumare solitario una sigaretta. Pensando al mare pisano-viareggino che con la iattura esami fino a metà luglio vedrò col binocolo. Silvae Lo e figliolanza sono già sulle ripe. Giro per i vialetti. Scopro una sorta di giardino sul retro di un istituto ben soleggiato a giugno inoltrato. Valico la bassa siepe. Mi siedo su di uno scalino. Accendo.

-Scusi, ma lei che ci fa qui? Chi è?

-Non lo vede? Fumo! Una Muratti Ambassador ambasciatrice di cancro ai polmoni.

-Mi risponda. Non se la cavi con una facezia. Questo giardino non consente fumo neppure all’aperto ed è esclusivo, recintato, del Liceo Classico.

-Sono commissario d’italiano nel vicino Istituto Professionale. Con nessuna conoscenza di lingue antiche, della proprietà privata scolastica, dei divieti perenni. Insomma un barbaro da professionale! E lei chi è... la bidella sorvegliante?

-Per sua norma sono la docente di Greco: Idina Faro.

-Faro di Bellezza dell’Ellade, dunque. Già.. Omero non fumava sigarette col filtro!

-Lei è indisponente lo sa? Intruso indisponente senza educazione. Non mi sembra valtellinese?

-Sono pisano. Claudio Di Scalzo. Le porgo la mano. Quando voi qui tra i monti alti scolpivate ancora le grotte noi avevamo già Piazza del Miracoli! Non so se mi spiego! Avranno saputo di greco architetti scultori muratori?

-Pure insolente! Di male in peggio. Ha qualche merito la classicità ai suoi occhi professore?

-Certo Idina, quello di essersi riversata in Dante e prima in Agostino e San Tommaso ed aver arricchito la teologia cristiana...

-Intanto non mi chiami per nome, né le consento l’uso del “tu” confidenziale; e le comunico che senza l’idea di Bellezza Armonia Stile inventato dai greci non ci sarebbe la celebre piazza che non è pisana ma è del mondo esattamente come Platone Aristotele Omero Saffo. Intende?

-Intendo intendo... Faro di sapienza... e mi chiedo se non voglia proseguire la conversazione, così severa oggi a mezzogiorno, stasera più “confidenziale”, alla festa degli istituti, danzante, che si tiene nella vicina discoteca. Io ci vado... venga anche lei. Fra l’altro credo non sia permesso fumare. Avrebbe l’occasione per civilizzare un Barbaro!

-Non ci penso proprio. Buongiorno. E porti con sé la cicca!

INVECE IDINA FARO VENNE... e da lì... per giungere al FINALE raccontato in “Idina Faro al Campo della Barra a Vecchiano - La rondine. Prima viene Amore non libri da stampare.”

 

 


Idina Faro alla Festa degli istituti fine esami, II - 1994 
Foto Claudio Di Scalzo



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Idina Faro Rondine. Prima viene l'amore poi libri da pubblicare...


 

COME IN QUESTO GENNAIO 2024 HO RICEVUTO RISPOSTA DA IDINA FARO.

Grazie ad un’amica comune ho ripreso contatto con IDINA FARO. Sono passati quasi trenta anni. Per dirle che avrei dato sistemazione a quanto per lei scrissi fotografai disegnai. Non escludendo anche pubblicazione episodica sull’Olandese Volante. Mantenendo ancora la scelta, mia, suggerita da lei, di non dare pubblicazione al “Bestiario”, a lei dedicato, presso Sellerio negli anni novanta.

Ricevo questo biglietto di IDINA FARO confermato da altre notizie dell’amica.

Claudio, sono in pensione dall’insegnamento. Ho problemi di salute. Accudita da mio marito l’uomo più buono del mondo. Che per fortuna conobbi dopo la nostra separazione. Non abbiamo figli. Hai la mia benedizione se t’attira l’impegno di dare ordine, ritrovamento immagino, a quanto mi dedicasti e altro che scrissi per te che a quattro mani non firmammo. Ricordo poco di quanto il legame, senza lieto finale, produsse di artistico e letterario. Non volli nulla da tenere. Tutto a te è rimasto. Ricordo però il nostro primo incontro impegnati in scuole diverse per sessioni d’esame a Sondrio. Non ho più incontrato un insolente come te, Claudio. Metà picaro finto proletario metà hidalgo finto nobile: entrambe le metà sciagurate. Questo rimando letterario “ti garberà” solleticando l’immagine che hai di te, un po’ canzonettistica, ricordi che mi canticchiavi, a me docente di greco, la canzone di Moustaki, “Lo Straniero”?; “ti garberà” meno se aggiungo che mai seppi come riuscissi a tenerle assieme per giocarle in amore con destrezza che incantava: so, però avendolo provato sulla carne sulla mente, che se si saldavano la sciagura calava su chi a te si legava. Spero che le altre abbiano avuto, abbiano, più difese di me. Tua Idina Faro.

 


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