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Idina Faro

:: Claudio Di Scalzo: Idina Faro al Campo della Barra a Vecchiano - La rondine. Prima viene Amore non libri da stampare.
23 Febbraio 2017

 
Idina Faro - Foto cds - 1996

 

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COME CONOBBI IDINA FARO 1994

 

Claudio Di Scalzo

IDINA FARO AL CAMPO DELLA BARRA. LA RONDINE
(ovvero prima viene l'Amore, non i libri da stampare, la carriera letteraria da fare)

 

Al Campo della Barra con l’Ulivo di Lalo, in questo febbraio 2017, mi ricordo stamani di una cabina telefonica, all’incrocio tra l’asfalto che porta all'autostrada e la via sterrata che prosegue verso il Lago di Massaciuccoli-Puccini, dove lì nel 1997, venti anni fa, avvenne una conversazione tra me e Idina Faro. Che più o meno fu questa.

-Sì, sono Idina. Cosa devi dirmi?

-Ti informo che il Bestiario anticipato con cinque animali sette anni fa sulla rivista Tellus verrà pubblicato da Sellerio, devo soltanto firmare il contratto. Molti animali  e i più delicati, lo sai, son dedicati  a te.

-Dunque scegli di avere successo e carriera di scrittore presso prestigioso editore col mio sangue, col sangue del mio e nostro amore!

-Come fai a dire una cosa simile!?, Idina!, ho scritto tutto ciò perché quanto vissuto assieme non andasse perduto! Anche se non possiamo vivere assieme. Non ti sembra adatto?

-Lo sarà se tu rinunci a pubblicare il libro. Potrò leggerti e leggermi "La Rondine" e gli altri animali nel dattiloscritto fotocopiato, l'altro l'hai spedito a Sellerio, che mi hai affidato. Quanto abbiamo vissuto resterà intatto!  Lo farai?

- (silenzio di un minuto almeno). Sì! Esaudirò quanto mi chiedi.  

 

 


"Idina Faro Rondinella" - Foto cds, 1995

Sono cristiana, se tu scegli di non separarti da tua moglie,
ch'è madre dei tuoi figli, che so ami al pari di me,

accetto la tua scelta che, pure, mi dà dolore infinito
perchè ti amo! Perché io per prima non avrei dovuto mettere in pericolo
il sacramento del tuo Matrimonio.
Però a te, che  ti so scisso e dentro altissima sofferenza

chiedo che quanto hai scritto per me, amandomi, non diventi
domani soltanto letteratura stampandolo. Con noi separati
in altri eventi e sentieri di vita. Non deve rimanere ombra di letteratura
a ricordare il reale. Bensì soltanto il reale che vivemmo senza parole
diventate a quel punto finzione letteraria.

Io volevo l’amore vissuto e scritto assieme

non soltanto il residuo di parole ancorché seducenti e di gran pregio stilistico.

(…) Claudio hai esaudito la mia richiesta. Sapevo che l’avresti fatto!

Non ti scorderò, anche per il libro che leggerò dattiloscritto.

Che vale solo per me e per te che ne serberai ricordo. Ti amo.

 

Riattaccata la cornetta del telefono andai al Campo della Barra. Lì aspettai la sera e poi la notte. Stando appoggiato con le spalle all’ulivo sotto al quale era morto mio padre due anni prima.

Il giorno dopo avrei telefonato all’editore. Elvira Sellerio. Lasciandola irritata e sconcertata per la mia scelta basata su di una promessa d’amore. Non gli era mai successa una cosa così. Non gli sarebbe più accaduta. Anche lo scrittore, Antonio Tabucchi, che aveva pensato per il suo amico più caro una carriera in Feltrinelli, con un libro, romanzo epistolare, già pubblicato (CDS: "Vecchiano un paese. Lettera a Antonio Tabucchi") e poi in Sellerio – esattamente come lui pubblicava e ciò lo ricordo come atto, d'alto d'affetto e di stima, verso me come uomo come scrittore – ebbe scatti furenti parole aggressive e non diede alcun peso alla mia scelta d’amore, liquidandola come una scemenza romantica. Da fumetto. E ciò minò la nostra bella amicizia.

So che così sembro un personaggio da fumetto o da romanzo popolare, che il mio amico scrittore evidentemente non capiva. Un eroe da libro! anche se il Libro non c'è stato che mi riguarda. Però sono le pagine di libro non stampate che a volte si salvano dall’oblio. Quando una sola lettrice le custodisce non stampate. Come accade a Idina Faro!

Ora posso affidare all'Olandese Volante  quanto pubblicai per Idina Faro, sulla lontana rivista, Tellus, ormai introvabile, anticipazione del libro: LA RONDINE  

 
 


Idina Faro Rondinella


 

LA RONDINE

(dalla rivista Tellus, agosto 1991)

Della Rondine, il cui dorso nero è visto spesso in contrasto con il petto bianchiccio, tutti cantano le lodi ma non sanno che origine abbia simile aerea acconciatura.

Era nato come uccello notturno il delizioso volatile, questo nei disegni di Dio; la sua resistenza a stare in compagnia con gufi  e civette, la spinse a farsi sbocciare sulla gola un ciuffo poi un’intera quantità di piume bianche.

Chi tutto può la trasferì seduta stante nel giorno, giorno pieno, perché l’animaletto non andasse nel piumaggio del tutto al di là del suo disegno.

Gli  stridi che fa nel cielo a sera non sono di gioia, al contrario, è paura atavica di ritornare sotto il dominio della notte. 
 




 

CDS/NOTA NECESSARIA

Nel Gennaio-Febbraio 2017 la Robert Ford mi sparerà  a tradimento, come Jesse Accio James, una pistolettata assoldata dalla Legge Poetica Pinkerton per stenta carriera letteraria mentre voltandole le spalle aggiusto il dipinto dell'Olandese Volante (vedi sull'OV Romanzo Wester del Nulla. 9 gennaio 2017). Quanto sia distante il mio vissuto reale ed estetico da simili comportamenti lo conferma quanto ricordato nel mio legame d'amore e libro con Idina Faro.

 


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