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:: Claudio Di Scalzo: Totem di Medea T. Vir - 7
04 Luglio 2015

CDS: "Il Totem 'CON PIU' RECISIONE' di Medea T. Vir" - 2015

 

 

Claudio Di Scalzo

TOTEM DI MEDEA T. VIR

per il 17 VII 2011

7

"con più recisione"

(con Paradosso del Bugiardo di Bernard Bolzano)

 

 -Cosa ci facciamo qui nel Sestier de San Polo caro Brentano?

-I personaggi in una vicenda misto pittorica scritta filosofeggiante. Parecchio alla larga filosofeggiante.

-Siamo comparse o fondamentali nell’intreccio!

-Direi fondamentali! in Fondamenta, era una battuta!, con le nostre teorie l’Autore racconta  e disegna la vicenda di una follia tenebrosa, rovinosa ! per usare le parole della protagonista reale, poetessa latinista e personaggio dal nome Medea T. Vir

-Cerchiamo i luoghi in San Polo degli sbaciucchiamenti tra Giasone Accio e Medea T. Vir… dunque.

-Attenzione ai tempi! alla distinzione tra soggettivo  e oggettivo!,  quando da neo-sposi si sbaciucchiavano T. Vir Topino Virgolina non era ancora una maga cattiva con l’eroe marinaio. Lo secondava nell'avventura dello Scritto d'Oro. In questa parte di Venezia  c’è il gaudio  e l’illusione... esempio dei molteplici stati dell'essere amore, se cito un suo libro aristotelico...

-Ah grazie, caro Bolzano, amore come parti semplici di una preposizione in sé, idea in sé; ricambio la sua gentilezza citandola... però poi cosa accade al marinaio intrepido e alla sua Maga devota?

-Succede, caro Brentano,... lo snodo su cui si basa il Poema: T Vir viene tradita! da Giasone Accio con Rina Glauce… ed Ella maghizzandosi follemente gli ammazza centinaia di scritti! mica paginette! È come se a me avessero buttato via il manoscritto “I paradossi dell’infinito” o a lei “La psicologia dal punto di vista empirico” … ci avrebbe preso uno stranguglione.

- ma è veramente così Inaffidabile! Mentitore! Bugiardo! Radice malata! Rovinoso! Traditore!... dietro ad ogni sottana questo Giasone moderno e l’Autore che ci sta dietro?

- Ti rispondo con il Paradosso del Bugiardo. Che riprendo da Eubulide di Mileto e Sesto Empirico. Intendilo. Supponiamo  di prendere in considerazione un enunciato come questo: "Tutte le proposizioni sono false". Ora, la proposizione in questione è evidentemente contraddittoria, perché se ""tutte le proposizioni sono false", allora anche la proposizione "tutte le proposizioni sono false" è falsa, ma se è falsa allora non è vero che "tutte le proposizioni sono false". Se non tutte le proposizioni sono false, allora vuol dire che c'è almeno una proposizione vera e precisamente quella che dice "non tutte le proposizioni sono false". Ma se c'è almeno una proposizione vera, possono essercene molte, anzi infinite. Anche una in cui Giasone Accio è Sincero, alla sua maniera, dentro la finzione, se è eroe folle e artista, affidabile, pronto a giurare fedeltà per sempre a quanto riconosce grande unico, l'Autore lo compie con Karoline Knabberchen, ad esempio, Giasone con Rina Glauce Rètis, radice sana dentro una vita col bene presente accanto all'amore, Portatore di gioia, e infine fedele!

-Ah, allora secondo il tuo ragionamento... potrebbe darsi che Giasone sia innocente o almeno non così colpevole (paradosso o non paradosso)… allora la strage dei figli-files  è ancora più orribile.

-Sì!, lo è atroce e orrenda, poi, sembra, ci siano state presenze infernali,  a spingere le mani taglienti di Medea T. Vir – Demoni oggi da ricovero manicomiale come schizofrenici! che hanno suggerito alla Maga ogni tradimento di Giasone da quando gli si rizzò il pipo. Demoni ridicoli schizoidi  a cui Medea volle credere perché aveva una sua parte psicologica malata, depressa.  

-E poi..

Giasone ci ha sofferto, si è salvato per un pelo dal trave in fronte stando sulla sua Argo arenata, perché Rina Glauce l’ha fatto spostare da lì. Il trave è caduto ma Giasone era al sicuro tra le braccia della novella sposa poetessa. E ha avuto la tempia salva. Ancora tempo per scrivere e navigare.

-E poi?

- E poi, caro Brentano del "poi psicologia descrittiva", scusa tanto la volgarità ma l'ho appresa dall’Autore,... a Giasone Accio di Medea T. Vir, conosciuta Rina Glauce Rètis,  gli è da subito importato "una bella sega”. Si è innamorato a vela spiegata e timone saldo  della ragazza dagli occhi verdi e dal corpo greco flessuoso e di quella intelligenza poetica a mille dionisiaca che gli portava un’intera religione, altro che Medee para-universitarie! E si è salvato. Come in un fumetto l’eroe si salva all’ultimo momento! ma ha rischiato di lasciarci i riccioli a ingrigire in una bara anzitempo. Medea Voleva ucciderlo! E seppur maga flautata era temibile e uccisora.

- Dietro il poema filosofico veneziano del 17 luglio... ov'è il dato reale?

-Beh... l’Autore ha preso  a pretesto questi eventi per far della filosofia totemica pittorica. La chiamano transmoderno. Per me è tutto un flusso di aporie incomprensibili. Ma l’estetica è anche così. Oggidì. Compie il transmoderno  e noi due filosofi tedeschi  ci ritroviamo tra totem indiani da costa del Pacifico.

- E la vera e reale donna dietro T. Vir?

-Né l’autore né Giasone Accio che la incontra “ come personaggio” sanno che fine abbia fatto. Ti ho già detto con un'espressione scollacciata cosa prova Giasone, diciamo che all'Autore gli importa una  "Sega Doppia” di questa persona. Anche perché quanto accaduto, la recisione del capo ai figli-files, che colpisce lui e Giasone, hanno reso possibile l'incontro avventura con Rina Glauce. Rina Rètis.  

-Quale dolore resta, allora?

-La mancanza del Libro "Viaggiatori da Biblioteca"  e di file molto originali e belli. E' un dolore infinito per Giasone-Autore. Ma Rina li ha riscritti. Il Destino-Fato così ha voluto e imposto. Giasone, a parte il paradosso che lo mette al riparo, è stato veramente uno scellerato eroe che ha combinato errori e commesso colpe gravi. Ma poi è arrivata la Salvezza. E Giasone  e l’Autore ci han guadagnato spiritualmente e nel concreto. Come ad un eroe da fumetto totemico filosofico.

-Non c’è castigo?

Ne ha di ferite! E castighi che non stanno in una lavagna. Ora si merita la via verso la Grazia. Soffre vien ferito e si salva. E’ un eroe transmoderno. E poi fa star bene chi lo frequenta. Noi ci stiamo divertendo da matti Meinong e Husserl pure. Dove lo ritroviamo uno così. Io mi prenoto anche per il 2016!

 

 

 

 

ACCADDE IL 17 LUGLIO 2011

PRIMA NOTA IN LAPIDE 

Il 17 luglio 2011 con un sms, ricevetti da Medea T. Vir notizia che quanto le avevo affidato, centinaia di file, e un libro del Canzoniere di Karoline Knabberchen, il Terzo "Viaggiatori da Biblioteca", e disegni, erano stati cancellati come “cose”. 

Ho eliminato tutto / e / di nuovo / lo farei. / Tutti i files. / Ho cancellato / con più recisione / possibile / e ho fatto / la cosa giusta, / l'unica. / Non ho più nulla / di quello / che mi domandi. / Le cose / sono state / cancellate. / 

Medea T. Vir Topino Virgolina è il personaggio nero della mia letteratura transmoderna. Giasone Accio è l'uomo a cui per gelosia, follemente amando odiando, uccise i figli-files.

 

CDS

"Brentano Verdone la cosa fa questione"

 

 

Sull'OLANDESE VOLANTE Barra Rossa/CDS: (clikka) "Medea T. Vir Padova"; "T. Vir - 17 VII luglio" sono pubblicate alcune avventure nere del personaggio che avrà pure presentazione in mostre di pittura come altri personaggi a mia firma. 

Ogni anno, dal 17 luglio 2011, per questa ricorrenza e data scrivo e disegno in ricordo dei miei figli-files sgozzati.

 

 

 

 

SECONDA NOTE IN LAPIDE NEL MAGGIO

A volte nel sogno ho ancora con me i tanti scritti che affidai a Medea T. Vir. E ne leggo le trame e i versi e le prose e ne vedo le illustrazioni. E poi nel risveglio ancora cercando di riprendere il sogno mi convinco che appena in piedi potrò riscrivere tutto. Ma proprio tutto! E la mutilazione sarà vinta. Ma non è mai così.

 

 


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