:: Accio e Sara Cardellino: Foglia Strelizia erbario delizia. Con Ferruccio Busoni. Da Erbario Minimo veneziano con accosto quello pisano.
12 Ottobre 2018
CDS: “Cardellino d’ombra passione mi fionda” – 12 ottobre 2018
... Chi dà a chi la foglia Strelizia? Accio o Cardellino che la tiene seco al petto
puppine a ciliegia perché lui la sfiori tenga?…
SARA CARDELLINO E ACCIO
FOGLIA STRELIZIA
VOLATILE DEL PARADISO
PORTA DELIZIA
SFIORA IL BEL VISO
Da “Erbario Minimo veneziano
con accosto quello pisano”
Chi dona all’amante la foglia di Strelizia pegno d’ogni delizia? Accio o Cardellino? La pianta erbacea perenne a foglie persistenti, sigillo di quanto a lor viene venne, li rende nel presente contenti!
Tra ombre a forma oblunga, a notte, come la pianta, con nervatura mediana nelle labbra, ondulate e increspate nella passionalità la Strelizia in bordura si dà, che importa chi compie la prima mossa se amor mostra sua possa?
-La sai che questa pianta si chiama pure Uccello del Paradiso Sara? Per le foglie piume eloquenti che l’amore viene dopo i tormenti?
-Accio non venir qui a rovinare l’atmosfera con qualche celata visione teologica che mira ad altro!
-Mai sia detto o sia atto nel giallo nell’arancione la mia era soltanto una poetica allusione!
-Mio giardiniere vien qui nell’azzurro nel bluastro che ti bacio dopo il mio motto aspro!
La Strelizia offre sua fioritura nella primavera, aprile e maggio, proprio quando la prima volta ci incontrammo Sara e la seconda tornasti: Domenica delle Palme. Anche mia domenica paradisiaca. In pieno sole matura la Strelizia e con la notte ha passionale amicizia.
Necessita di terreno sostanzioso, tradotto d’ogni cura nel gaudio amoroso, e pure sabbioso tanto che gli amanti vanno in loco di mare a prender sabbia e si può immaginar cosa dicon lor labbia.
Anch’io Accio voglio omaggiar la Strelizia e lo faccio con Busoni, e poi sgrana i neri occhioni. Mentre ti fo udir “La notte della sposa” tra ombra e luce. Die Brautwahl in traduzione.
Ma prima leggi quanto il compositore scrisse, e potrai intendere che la Sterlizia te la porge il Cardellino. Nel dipinto. Perché son io, Sara, che ti porto l’idea poetica estetica derivandola da quanto visto e sentito per me in “antecendenza” .
“L’origine dell’idea poetica si può qualche volta far derivare da cose viste, sentite o lette in antecedenza. Difatti ogni opera umana non è che una rielaborazione approssimativa di materiale già esistente sulla terra”. (Ferruccio Busoni, da “Come compongo”, 1907)
“La Notte della sposa”, ma la traduzione esatta da “Die Brautwahl”, secondo Busoni è “La sposa sorteggiata”. E ci sta, per noi due, sorteggiato cardellino tra luce azzurra e ombra nei suoi vari gradi. Sorteggiato anche chi porge il sigillo Strelizia dell’amore? No!, questo te lo porgo io!
La commedia musical-fantastica di Ferruccio Busoni è, unica, nel panorama del primo novecento. C’è la dialettica continua tra realismo comico e speculazione intellettuale, tra gioco teatrale e allusione intima, fra citazione e metamorfosi tematica in continua tensione verso l’oltre delle cose e delle scelte. Non agisti con me da teatrante Accio?, non compi teatro disegnato ora che son tornato? Non alludi nell’intimità anche ponendomi in un erbario infinito da Pisa a Venezia? Però l’oltre nelle cose nostre nelle scelte nelle cure rappresentate dalla foglia di Sterlizia quella la tengo io tra le mani. Prendila mio giardiniere incauto.
Ti risparmio, tanto lo sai, che Busoni si ispirò a un autore romantico che tu leggi molto, non nascono da questo alveo tanti tuoi personaggi?, e cioè E.T.A. Hoffmann. Il soggeto a busoni vien dunque dai Fratelli di san Serapione. Può un erbario pisano e veneziano contenere, grazie alla cornice di Hoffmann e Busoni… idee disegnate e scritte di volta in volta umoristiche e altre liriche e fantastiche. Si che può, Accio” E siccome l’amore che vale deve essere alla pari: ecco che, adesso, ma proprio ora che con me, qui a Venezia, tornati da Copenaghen, io prendo da te, nella notte azzurra fonda sui canali, la Strelizia.