Sara Esserino Earnshaw musicista – Maggio 2009
Accio e Cardellino
RILETTO EPISTOLARIO UNDICI ANNI DOPO IN RITMO VARIO. Maggio 2009
(Maggio 2009 Vecchiano-Pisa/Venezia) - Ti leggo in ritardo, Sara Esserino, o devo chiamarti Sara Earnshaw?, perché c’erano tuoni e lampi, a monte direbbe Pascoli, sul cascinale da scotennare la connessione… la tua raccolta in pdf domani la stampo… alcune poesie subito… stanotte il comodino traballante deformità gotiche avrà la compagnia classica della tua parola - bel dono per me brutto tomo! - Sulla piana scroscia nei fossati acqua mista a grandine fuori stagione. E il pallore di cammeo sulle foglie marcite sparso dalla lampada sull’uscio sembra sentinella su quanto abita – vibra? – tra la ramaglia.
Ti garba come fo il post-post romantico sur Serchio verso ir mare invece che sovra quarche gondoleta fascinosa Mendelssohn? Se andassi a vedere cosa c’è che mi guarda, in quell’intrico, non tornerei più. Toh matteggio-motteggio come uno squilibrato Schumann - - - mi scòte sfrontatezza da zingaro senza sterzo, posso chiamarmi Accio Heathcliff, leggerti nella sera tardi; e a parte i lampi e tuoni alla Pascoli, mi mòve a scriviti che sarà fortunato, chi conoscerà, domani sera, tuoi occhi da solista terminata l’interpretazione di Vivaldi, mentre guardi la platea e tieni il flauto traverso tra le mani. Tuo Accio Heathcliff o se preferisci il teatro romanzesco wagneriano tuo Olandese.
Post Scriptum: Ecco, Sara Esserino, dimostrazione di dove mi porta l’euforia del maggio nostro, sotto ai lampi, inanello nomi che più o meno con i loro amori non è proprio finita bene! Però molte tue poesie sono struggenti dagli esiti malinconici. Riuscirò mai, e poi a questa età, a essere serio in tutto e per tutto in Amore, seppure avvampi come il brucìo tra i nuvoli.
(Dall’EPISTOLARIO DI ACCIO e SARA ESSERINO - Lo sto rileggendo perché Sara Cardellino che lo custodiva in uno sterminato file l’aveva conservato. Curato. Custodito. Anche durante la nostra separazione per 5 anni e 5 mesi. Mi ha suggerito di rileggerlo anche per i tanti testi inediti in varie scritture dei quali non ho copia né mi ricordavo d’averli scritti così come le lettere. Lontani, separati per pandemia in giro, mi-mette sotto gli occhi il nostro tiro. Resta da aggiungere che la sera dopo, a sorpresa, la raggiungevo ad ascoltarla suonare Vivaldi a Venezia. E fui io a ricevere, FORTUNATO, il suo sguardo. Da Pisa fino a Venezia come un Ayrton Senna in autostrada. E presto, divieti o meno, lo rifarò. Ma devo sta attento perché ho undici anni di più e riflessi meno svelti. Ancora ci sarà lo sguardo adatto per me. E se mi fermano e multano tanto la paga lei. La mia mattata. Ho già pronta la battuta. “Cosa vuoi che siano Sara 1000 euro di multa davanti alla soddisfazione di proseguire il nostro romanzo?!” E lei ancora scuoterà il capo coi bei capelli, fingendosi disperata per me incorreggibile, con un accennato sorriso ed entreremo in un altro capitolo di coppia. Fumetto film commedia serie alla Netflix. Chissà.