Karoline Knabberchen
(Guarda Engadina Svizzera 10 aprile 1959
1984 20 agosto Austvågøy Lofoten Norvegia)
Foto Fabio Nardi.
Karoline Knabberchen
HAMANN MAGO IN RECITA AESTETICA 1979
40° della Morte
"ISTINTO HAMANN INTINTO"
Fabio Nardi 1979
VITE IN SOPHIA NEL DISEGNO AVVITATE. 40° della Morte.
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Di JOHANN GEORG HAMANN mi coinvolge il soprannome (del resto Fabio Nardi ritiene Accio come suo migliore amico) ch’è MAGO DEL NORD. Mi figuro che il suo ruolo magico fosse quello con qualche formula mistica unita a recitata irrazionale disperazione (il vero Mago deve sapere di teatro dal tempo dei Vangeli con l’inquietante Simon, dai tempi dei riti nordici) di sbarazzarsi dell’Illuminismo perché sulla condizione umana terrestre pesa e cala fin dalle origini una dannazione oscura a volte velata ma sempre caliginosa.
Quanto macera l’uomo e l’anima che lo sorregge
come l’autunno rende foglie flosce radici secche
si rivela disperazione insita nella coscienza
umana dai tempi della poltiglia creazione.
Se seppellisci Dio nella pietraia dei giorni,
che la Storia edifica, l’uomo si trova a mordere
sassi e lecca salnitro negli interstizi vuoti
ove nucleo biancheggiante della Verità
più non s’accende. I morti sapienti illuminati
seppelliscono all’infinito i vivi sapienti illuminati
perché nella stagione storica presente Giovanni
è stato rinnegato e il Tutto fu Nulla.
Il Mago del Nord recitò questi versi con l’enfasi adatta pensando che la Parola, ben modulata con adatti richiami alla natura può essere intesa, sì sì sì intesa da quelle orecchie rosse per gelo incipiente, da questi uomini e donne, e somigliare, alla lontana, a quanto l’atto della Creazione è stato per Dio.