Polaroid di FN
Fabio Nardi
FOCHERELLO
(Per la Festa dei Morti, per l’amata Ranocchietta Knabberchen)
L’Uomo aveva sceso buona parte del versante a sud del colle, e si ricordava ancora quando in alto sul crinale aveva guardato quanto percorso fino allora nella pianura verdeggiante e con i frutti sugli alberi offerti a chi li sapeva cogliere e anche beccare. Poi aveva iniziato a scendere la parte autunnale di quel nord e la piana era a chiazze boschiva e disseminata da una specie di brughiera inospitale. Sul fondo il mare. Aveva tecnica adatta per procurarsi cibo e forze per attraversare quanto vedeva prima di raggiungere la spiaggia lontana, però temeva di non sapersi più accendere un fuoco ed evitare di morire nel viaggio dal freddo. L’uomo era un artista, aveva per tanti anni trafficato nei suoi bivacchi e soste con arti di vario genere, scrittura e disegni, e della musica imparata ormai maturo sapeva soltanto disegnarne gli echi su dei foglietti, fischiettare romanze, suonare un’ocarina. Tutta questa sua estetica serviva ad accendere un fuoco per riscaldarsi. Era sempre stato così. Ma ora in quel Nord autunnale e poi invernale gelido era questione di sopravvivenza l’innesco. E l’innesco non dipendeva più del tutto da lui. Lo sapeva. Dipendeva dalla poesia ma sarebbe stato meglio chiamarla presenza angelica, protezione del bene e dell’amore, angelo che si era perso tanti anni fa in acque tempestose atlantiche, era l’atlantico quello che vedeva?, angelo che intuiva vicino a lui, bastava ne pregasse l’aiuto, mostrandosi ancora fedele e amante oltre ogni terrena separazione, e il fuoco si sarebbe acceso con facilità. Bastava come una preghiera recitare dei versi della sua Karoline Knabberchen, ricordarne la voce, la tenerezza delle mani accoste, i capelli chiari sulla neve d’Engadina. E sarebbe arrivato dove era atteso.
Karoline Knabberchen (Guarda, 1959 - Lofoten 1984)
FOTO FABIO NARDI 1984
Stampa-Fotocopia-Pastello-Tempera-Bic
("Mon regard per renard Karoline a Dinard", nella foto,
è raccontata nell'annuario TELLUS 23-24 -Scritture Celesti)