CDS: "Il diario bagnato di Karoline Knabberchen alle Lofoten", III
25 impronte (gli anni di vita di KK) con spugna e carte piegate
Support Knabberchen Surface - III 2015
Claudio Di Scalzo
TRITTICO DEL MARE GHIACCIATO
(pagine di diario bagnato)
3
In me ti posasti come un linguaggio cui - in perfetta adesione - i miei pensieri galleggiano. Sono il paesaggio delle tue azioni, mi dici, la rosea calce dei domestici ritorni, l'anima di ciò che (amorevole) richiudi ogni notte fuori di te; ma sono pure lo scandalo dell'imbrunire, il brivido che odori selvaggio con l'ultimo giro di chiave. Sono l'estasi del perdersi e il luminoso ritrovasi del giorno. Lo dicevi stringendomi la mano, un sorriso che piegava al ghigno, e lasciavi ch'io scorgessi nel bianco del tuo occhio il rovescio di ciò che non dicevi. Oggi ti balbetto, e questo capita anche nei ricordi infantili, nell'inciampo di certe sentenze protratte da chissà quali siderali silenzi. Era sempre tua, la voce che udivo?, nel nido di foglie, a Guarda, e in quello profondo totale, alle Lofoten?
COME PROSEGUO IL CANZONIERE DI KAROLINE KNABBERCHEN
Il “Mar Gelato” per Fabio Nardi, sono la mia scelta narrativo-poetica, come autore CDS, d'offrire alla poetessa svizzera, di Guarda, Karoline Knabberchen, suicida alle Lofoten nell’agosto 1984, voce e punto di vista, avanti e indietro la linea della morte, liquida e reale, per raggiungere il fidanzato Fabio Nardi, ormai in età da sessantenne che ancora la venera e la ricorda anche con strazianti sensi di colpa. Tento di dare voce, e atti fantamatico-religiosi, a Karoline da un punto di vista totalmente al femminile e con richiami teologici e al mito che in passato non avevo messo in conto di scrivere.