Cds: Ex Libris, 1979. China su carta.
Pubblicato nell'Annuario TELLUS 30. 2009. Pag. 247
(Ne esistono un'ampia serie. Scoperti da Sara Cardellino
in questo dicembre nelle soffitte del cascinale.
Così ora dovrò riordinarli e commentarli e ritrovare
scritti ad essi collegati e spiegare perché non feci la mostra
-la solita sciagurata indifferenza discalziana? Ovvio! -
alla Galleria Peccolo di Livorno.
Ma anche, su questo siano d'accordo,
uno dei testi illustrati più belli intensi rivelanti il nostro destino
che abbiamo scritto assieme: come personaggi e nel reale degli accadimenti.)
SARA E CLAUDIO
STORIA DI UN EX LIBRIS CON SEGRETO TERRIBILE E VENTO.
GIUGNO 2009/DICEMBRE 2022
(SARA, Otto dicembre 2022). Questo racconto a due voci, con Ex Libris, coinvolge come i più struggenti duetti nel Melodramma: inutile fare nomi. Inutile rivelare il nome di chi lo scrisse con te. Perché sono io ad averle pronunciate queste parole: ti ho atteso e sei giunto. Ma per lo scherzo, o forse per l’insegnamento, doloroso della letteratura, quando ha questo esito, essendo intrecciata alla vita reale dei protagonisti che vissero nel teatro musicale a lato di carta con spada ex libris, tu sei stato come la donna, che parla, ad aspettare che tornassi. Abbiamo vissuto stessa vicenda in opposte contrade e poi la spada l’abbiamo estratta assieme. Perché l’avevamo confitta nelle nostre costole e cuori, non ci dava la morte, ma quasi – questa la pena da scontare – e soltanto estraendola assieme potevamo ancora vivere e guarire: senza equivoci e colpa, amarci!
(CLAUDIO, Otto dicembre 2022). Sul racconto a due voci, nel 2009, oggi 2022, Sara, aggiungo con claudicante teologia, nella lietezza per le disvelanti tue parole, stando ancora vicino alla spada, che in San Paolo la Parola è spada che trova guaina per metà nell'essere per l'altra metà nella mente, può essere anche la taciuta mente poetica da custodire senza realizzarla in un mestiere. Ciò cerca il Cavaliere!, e la condizione scoperta dal Santo teologo ci pone nel massimo, possibile, della Creazione. Con te questa condizione realizza la rifrazione, per noi, di qualcosa che sappiamo superiore in altra vita, dopo queste terrestri. Dove ai personaggi capitò la rivelazione grazie a una spada un ex Libris un'attesa lunga.
Dicembre 2009
La spada non è arrugginita. È acciaio. Nel solco dov’è piantata sono passate ossa, figli diventati grandi, amori con la torcia in mano, con l’alfabeto per impari volo rasoterra, teste o teschi nelle tasche del nulla, parecchia roba che il coro della notte a volte ignorò a volte coprì per concedere ai desideri l’adatta riservatezza. Anche immortale. Infatti L’Ex Libris se ne sta su pagine non stampate e sotto copertina non disegnata in tutta calma. Conta poco la curvatura dell’età per L’Ex Libris che deve custodire la dissipazione e nel migliore dei casi una singolare indifferenza verso l’oblio. In questo Ex Libris la spada piantata nella terra di Vecchiano inganna la direzione ai venti ma non la fedeltà della donna che cerca il Cavaliere proprio in un libro non scritto. Che insensatezza l’amore per chi amore vuole ridurre a silenzio e sigillata oscurità su ogni stupefazione: sia essa cielo stellato o schiena bianca da carezzare. Che malinconia disarmarsi per vivere il sorteggio di lune bendate, pensa a volte la Spada, ed ha pena verso il suo Cavaliere, che fugge la vallata e poi anche oltre verso il mare e ancora più in là verso isole che conobbe, senza ricordare i nomi che diede alla sua scherma; e ogni gesto in lui è segatura della festa mai iniziata.
Ecco, giovane signora nella notte pisana, se volevi conoscere un segreto terribile ora lo sai. Non c’è il libro, non c’è più il Cavaliere, non c’è più il braccio forte a impugnare l’arma forgiata con segreta formula, non c’è più nemmeno la scrittura, appena avrò posato la penna,… però c’è il vento nella strada dove abito e dove ti aspetto, appena uscirai dalla malia di cercare sotto quella lama chi non esiste.
Che Ex Libris crudele. Che storia notturna! con fuga d’oscure note, mi fai leggere.
Non cancello quanto ti ho scritto finora per ripartire dalla Spada e dal Cavaliere che non c'è. Sto ferma, immobile alle folate di vento che mi feriscono, sulla strada dove spero ancora mi aspetti. Ora ho scoperto il tremendo segreto, ma ancora sono lì, immobile. Sono albero tronco radice. E se passerò ogni giorno ignorata, sarò ancora albero tronco radice. Cadranno le foglie, verrà il ghiaccio, la neve. Sarò corteccia, sarò ramo strappato, sarò polvere. Ma ancora sarò… sulla tua strada.