Sara Esserino estate 2011 - Torre del Lago - Foto Accio
Accio e Sara Esserino
ESTATE 2011 - DITTIO ESPRICITO STANDO AR MARE E SUL CANALE.
E IR BIANCO DELLE UNGHIE SULLA 'AMICIA BIANCA
ERA 'OME IR CUCCHIAINO DI ZUCCHERO SULLA 'OLAZIONE
CH'ASPETTAVA D'ESSE GUSTATA.
RIAPPARIZIONE D’UN LIBRO NON FINITO SUI PROVERBI.
E tutti a dir addalì che bella fia ir ‘Ardellino… ma anch’io Accio ero un bell’omino… o no?! Però undici anni son passati lé la su belleza l’à mantenuta vestita o nuda e io quer pòo che c’era l’ò perduta… esta è la verità cruda! Ma siccome gliè presa dalle civilta antìe e io un poino lo sono , ancora bacia le rughe mie!
Accio a Lucca - Estate 2011 - Foto Sara Esserino
NOTA
Alcuni capitoletti delle AVVENTURE DI ACCIO E CARDELLINO sono in vernacolo toscano reiventato. Sarebbe tutto migliore, dal punto di vista stilistico, se Sara trascrivesse il suo dialetto veneziano. Non vuol farlo. Allora trascrivo in italiano. E mi devo accontentà. Poi se lei scopre che ho un quaderno dove commento i PROVERBI TOSCANI alla mi’ maniera allora mi dice per stuzziammi che forse fa lo stesso coi veneti. Se tu riordini, Accio, quanto scrivesti sui “PROVERBI CHE DAN SAGGEZZA AI NERVI E NERBI IN SCIOLTEZZA”, così pressapòo ir titolo, anch’io collaboro! MA FIGURATI! Mi ‘ostringe con 'esto trucco astuto a lavorà a quarcosa che non ò voglia di fà! Però a rileggine arcuni son davvero da stuzzìa ir comprendonio. E tutto prima der webbe. Ma vedi tè ‘osa ‘ombinavo!