Accio nella Lotta Continua - Foto Daniela Cantelli - 1975
Claudio Di Scalzo
RISPOSTA CURIOSA LUNGAGNATA
AL LETTORE CURIOSO SU OGNI DATA
CON MUSA IN PETRARCHISMO-ARETINISMO AMATA.
SULLA ROBERT FORD SCANSATA.
RICORDO DI ANTONIO TABUCCHI.
Mi scrive sulla posta Messanger Facebook il lettore D. G. al quale mi garba rispondere perché seondo me o che faccia il ganzo dicendosi illetterato o che lo sia astutamente... di certo segue le avventure nei segni di Accio e molto ma molto di più quelle dei personaggi femminili da STEIN a SILVAE LO (sembra che CANTELLI e KNABBERCHEN non stiano nelle sue corde: troppo comunista poi dedita a droghe la prima; troppo diafana? Troppo complessa in scrittura? La seconda? O forse c’è rispetto per la morte, per donne defunte) con al centro le apparizioni di SARA come CARDELLINO e altri Eteronimi. Esposta nelle sue età in varietà. Con ironia glamour.
Accio Ateniese finita la rivoluzione
ovvero
dal rosso all'aranciata viareggina 1978
Foto Margherita Stein
Caro DI SCALZO detto Accio... seguo, ma non sono letterato né poeta, la sua bacheca aperta su Facebook direi giornalmente, che, a quanto capisco, si dirama dal suo OLANDESE VOLANTE.
Vengo al dunque. Lei è un uomo fortunato avendo avuto donne di questo livello per cultura e bellezza. Per le due perdite tragiche non ho curiosità: perché anticomunista e provo repulsa per i dediti alle droghe di ieri di oggi; né ho strumenti culturali per leggerne il pubblicato tanto complesso in filosofia teologia poesia.
Però se le è possibile, le muse-fidanzate-sposa, me le faccia vedere pure come sono oggi, invecchiate; e non solo nella massima forma fotografica. Mi chiedo, anche, come abbia fatto a vincere più volte la lotteria? Ma come c’è riuscito?
Se mi risponde a questa intrusione lei è veramente un artista.
"Fabio Nardi nel cascinale", 1984
Foto karoline Knabberchen (1959-1984)
Caro lettore D.G.
Parto dall’essenziale: loro belle ragazze donne. Ma anch’io da giovane e fino a quarche tempo fa facevo la mi’ figura. Allego foto per dimostrà anto scrivo. Penso che ad esto ci abbino badato. Ne sono ‘ontento perché mi garba d’esse stato scelto per la mi’ Natura e non per la ‘Ultura. Fra l’altro l’ànno scoperto dopo, che mi arrabattavo nei segni, perché mi presentavo camionista.
SARA CARDELLINO che ama i libri antii e le stampe novecentesche continua ad amammi. Io 70 anni sònati lei parecchi ma parecchi meno.
‘Ome abbi fatto a falle innamorà è presto detto. CON ME SI SONO DIVERTITE. Allego foto a testimoniarlo. Hanno riso. Trovato spensieratezza. E per i litigi cieli bigi che non finivan più mi son industriato di far tornà ir sereno blu. Ad esto m’è servita arte letteratura fotografia. Ma a pari di ‘ucina pesca teatro domestìo e la forma fisìa carburata sui tempi lunghi tra le lenzòla. Senza Dioniso c’è poo da Apolinassi. Bisogna impollinà!
Ò fatto del PETRARCHISMO senza dimentìa la Natura. Perché la troppa ‘ultura ed intellettualità rende ir cazzo moscio a ogni età. A me-mi son garbate le mi’ donne tante (clikka) DIECI PETRARCHISTA IN RIVELATA VISTA ‘ome le dita d’una mano, dieci, con la ‘Ardellina du’ vorte, per ‘ome èrino e son fatte, anco ora a distanza di tempo, di modellato di sentimento ner cor ospitato. Poi che siano anco state e siano donne di ‘ultura poetesse pedagogiste filosofe musiciste à aiutato ir legame ma sarebbe stato lo stesso anco se non sapevino di Marx Althusser Schelling Kierkegaard Stirner Nietzsche Pestalozzi Wittgenstein Bach Schumann...
Loro lo rammentino anco adesso: andavamo a ballà a Viareggio e Forte dei marmi. ‘Onosce quarche intellettuale poeta artista che sappi ballà dal Tango ai dimenanti balli moderni? Che s’intenda di auto che vanno sodo? Io sì me n’intendo. Che sappino pescà con barca e sappino ‘accià ir cinghiale? Io sì. Che sappino cortivà ir grano ‘ome un frutteto? Io sì. Che sappino ‘ucinà piatti di tèra e di mare? Io sì.
Ecco perché m’ànno amato e mi riordano ner bene. Tra loro si rispettano, salvo punzecchiature, perché m’ànno amato più o meno per le stesse ‘ose ma ognuna gliè diversa per talento e postura. Sapendo d’avemmi arricchito e istruito. E sarvato spesso. Nun sarei ‘ome sono di sentimenti e in estetìa di arti senza di loro. E Silvae Lo m’à dato discendenza: figlie figlio. Che non l’ò persi di vista un mese. ‘Ome mi-ma che la bado da 5 anni in tutto e per tutto ‘ome infermiere ‘ome figliolo. Per questo, tutte, mi stimano.
Con loro ci stavo appicciato. Ci vivevo in coppia fisso. Come piccione e picciona. Per fa mangià andà ar mercato pulì la ‘asa létìa sulle strade per i sorpassi. O perché stavo sempre dietro alle loro forme come il tacchino in calore! Da esagerato. E se non c’erino. Onanismo. L’à inteso anco la ROBERT FORD venendo ner ‘ascinale per ir su’ turismo culturale ventilato sessuale. (Disse la Nada-mi-mà: "O bimbo esta chiacchiera tanto si dà importanza ma l’è alta un soldo di ‘acio e bruttina: té sei abituato ad altro: nun ci fa scemenze sur materasso: casomai torna dalla tu mogliera che esta non le lega manco le scarpe! E soprattutto nun la fa salì nelle soffitte, me l'à chiesto a me e lo chiederà anco a té, ma lì ci sono i riordi della bimba svizzera che poverina 'ome m'à ditto morì in incidente stradale. Ne vor sapé troppo di 'Aroline. Non mi garba per nulla esto 'omportamento!" Ah la saggezza materna! Ma c’ero arrivato da mé!). Nisba. Nix. Meglio pensà ar ‘Ardellino perduto allora 2013. E se proprio nun resistevo potevo tentà accoglienza all’asta solitaria o dalla STEIN scoprendo se per caso il suo egoismo alla Stirner contemplava il duo; oppure da SILVAE LO, ‘ome spingeva mi-mà, che s’intenerisse del segaiolo dandomi un po’ di pace materialistica illuministicamente!
Antonio Tabucchi e Claudio Di Scalzo
Casa Vecchianese dei Tabucchi - 1997
Lo intenda ‘aro curioso D.G. Non m’importava d’altro! Figurati della letteratura carriera artistìa e altri accadimenti. ANTONIO TABUCCHI mi telefonava: “Accio t’aspetto in via Andegari a Milano da FELTRINELLI, c’è anche LALLA ROMANO e BENIAMINO PLACIDO”. E ‘osa voi me ne fregasse se m’aspettava SILVAE LO alpina: traversavo a razzo Autosole Pisa-Milano poi Monza statale ed ero a 1500 metri. In baita. Lallavo suoi fianchi anco placidamente sotto lo stellato delle vette. Altro che via Andegari Feltrinelli coi suoi borghesi ‘ampanelli viavai.
"Accio soddisfatto come centrale termica-spermica"
Foto Sara Esserino col nervoso per il mio titolo
Bologna 2009
"Accio Jerry Lewis picchiatello su Skype con Sara Esserino" - 2010
"Frantumi di glicine frantumi di Boine" - Foto e didascalia di Sara Esserino
Imperia 29 marzo 2011
"Cappello di paglia amore di paglia?"
Foto Sara col nervoso alla mia battuta.
Estate 2011
"L'ora esatta sui Lungarni dice l'orologio al cesio ad Accio vanesio"
- Estate 2011 - Foto Sara Esserino, Titolo di Accio autoironico
"Wild Accio Hickok pistolero manga e bruegheliano"
2014 - Foto Silvae Lo my wife
"Wild Accio Hickok tra uova pasquali col cervello covato poco" - 2017
Foto e titolo Sara Cardellino, aia cascinale. Vecchiano.
Accio al Polo Sud nel cascinale vecchianese
Autoscatto - 2020
"Accio bancarellista ottocentesco fotografato da Sara sta fresco!"
(Leica M10 Monochrom).
Lucca Comics 2022
Accio con alle spalle simil Monet simil Rosai
con spine della età et impressionista impressionante vista.
Autoscatto, settembre 2024
Quanto all’età di come appaiono. Presto detto.
Due amate sono morte giovani. Lo saprà. Pure a che età. Gli altri legami ci sono stati quando loro erino giovani. E dopo lasciandoci non ho foto. Alcune hanno chiesto di non pubblicare alcunché. Mia moglie SILVAE LO soltanto di recente accetta che venga pubblicata e che alcune foto compaiano; ma fino al 2009. La STEIN, ch’è nata un anno dopo KAROLINE KNABBERCHEN, scollinati i 55 divieto assoluto.
SARA CARDELLINO come appare dal 2009, SARA ESSERINO, compresa l’epoca di lei SARA CAPEI CORTI, nei 5 ANNI e 5 MESI separati perché foto mi spediva, e oggi tornata Sara Cardellino nella PRIMAVERA 2017, così è. ‘Ome la vede.
Confido le sue curiosità siano state esaudite, à fatto bene a scrivimi. Ò riassunto quarcosa di utile per me. E mi son rivisto bello tònìo e non nelle grinze d’ora pòo armònìo.