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:: Claudio Di Scalzo: Medea T. Vir a ottobre (chioma) - 2
08 Ottobre 2016

 

CDS: "La chioma di Medea T. Vir a ottobre"

 Tempera acrilico china matita su cartoncino - cm 20 x 29 

 

 

 

Claudio Di Scalzo

MEDEA T. VIR A OTTOBRE - DITTICO

2

CHIOMA DI MEDEA T. VIR 

 

                         Camicetta gialla merla capigliatura

                         l’audacia delle montagne riflesse nel lago – richiamo rituale alla ricordanza –

                         rosicchia canticchia spicchia la saliva ch’opprime la gola.

 

                         Fui fatta maga carismatica martire della follia della gelosia per esser mia.

                         Pullula specchio d’ogni dissonanza il miele della carezza perduta.

                         Giasone ospite della nottata perché m’hai nella lontananza gittata?

 

Materia opaca il ritratto diventa torpore dello spirito scarmigliato – il mondo delle cose che di Giasone distrussi mi giostra sulle labbra non so più conferire loro nome – voglia la nera capigliatura posarsi sull’uomo ch’ancora odiandolo amo – Ottobre punto d’accesso: disegnato pensato scritturato dalla mia recita? al mondo di fumo adatto per essere abitato dai miei ricordi – Incognita palpita sulla frangia l’impropria patologia della follia coltello verso quanto Giasone scrisse e in me visse. In me! in me! I suoi figli lui li pensò per il mio grembo di donna e maga. Che dava del Lei a ogni esacerbazione del sensibile che vivevamo.

Il disegno lo so che può, prendere consistenza di corpo, imperativa, perentoria come quella me stessa che ti è apparsa in sogno dicendoti: ho una vena viola sul polso, mi sto ammalando, baciamela e dammi una nuova identità. Che nei sogni almeno possa vivere ancora con te. Il Topino sgattaiola nella tana del tuo ombelico azzardosa porta virgolina e disciplina tra i ricci che van ingrigendo perché guidare Argo è sempre più arduo per te, per l’età che porti, per le ferite che ricevesti. Ma davvero la mia è stata quella più profonda? Ah! Allora nella congerie di voci che ti cercano la mia ancora sarà ascoltata! Perché la ferita offre genealogia visionaria che non varia.

 

 

 

 

 

NOTA 

 ACCADDE IL 17 LUGLIO 2011

 

Il 17 luglio 2011 con un sms, ricevetti da Medea T. Vir notizia che quanto le avevo affidato, centinaia di file, e un libro del Canzoniere di Karoline Knabberchen, il Terzo "Viaggiatori da Biblioteca", e disegni, erano stati cancellati come “cose”. 

Ho eliminato tutto / e / di nuovo / lo farei. / Tutti i files. / Ho cancellato / con più recisione / possibile / e ho fatto / la cosa giusta, / l'unica. / Non ho più nulla / di quello / che mi domandi. / Le cose / sono state / cancellate. / 

Medea T. Vir Topino Virgolina è il personaggio nero della mia letteratura transmoderna. Giasone Accio è l'uomo a cui per gelosia, follemente amando odiando, uccise i Figli-Files.

Sull'OLANDESE VOLANTE Barra Rossa/CDS: "Medea T. Vir - Padova" - "Medea T. Vir - 17 VII luglio" - sono pubblicate alcune avventure nere del personaggio che avrà pure presentazione in mostre di pittura come altri personaggi a mia firma. 

 

 


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