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Sara Cardellino

:: Sara Cardellino - Accio: I neofascisti a Lucca, Ilaria del Carretto, Knabberchen, Nada, Poulenc. Considerazioni finali sul ready-made rettificato nato nel gennaio innamorato. E la cura di quanto in arte fu ideato.
28 Gennaio 2018


CDS; "Ready-Made Rettificato nel gennaio innamorato" - a Sara Cardellino 
Lucca/Vecchiano 28 gennaio 2018


 

 

Sara Cardellino - Claudio Di Scalzo:

I NEOFASCISTI A LUCCA, ILARIA DEL CARRETTO, KNABBERCHEN

NADA, POULENC, IL READY-MADE RETTIFICATO

NATO NEL GENNAIO INNAMORATO

E LA CURA DI QUANTO IN ARTE FU IDEATO.

 

Oggi con Sara Cardellino a Lucca. Ha amici che suonano musica da camera in SS Giovanni e Reparata. Stranamente all’inizio di via Fillungo mi dice che ha dimenticato di acquistare un libro visto dai bancarellisti in Corte del Biancone. Poi che deve acquistare un fumetto per una sua studentessa di flauto nell’accosta libreria del Collezionista. Dove anch’io mi perdo tra i fumetti. Intanto il tempo passa. Poi mi dice che è interessata alla mostra nella galleria della Fondazione Banca del Monte in piazza San Martino davanti alla cattedrale. Ma la galleria è chiusa. Poi mi dice: “Andiamo a salutare Ilaria del Carretto”

A quel punto, la guardo, ed esclamo: “Sara ma perché mi vuoi tenere lontano da via Fillungo? Cosa c’è lì oggi. Cosa temi?”


 


CDS: "La discussione sull'antifascismo" - Lucca 28.1.2018
cm 50 x 40



 

Abbassa gli occhi. Che tenerezza per questo viso che mi ricorda quello di una bimba scoperta nel suo gioco. “Claudio, ho intravisto il banchetto di Casa Pound. Davano volantini ai passanti. Ho temuto la tua reazione. Cosa ne sarebbe potuto seguire. Sono brutali. E’ stato un atto di protezione”.

Mi son presi quelli che mi-mà chiama i “cinque minuti cor core tamburo matto”. Diretta discendenza dalla stirpe. Che possono mettere a repentaglio tutto. Capitava anche a Fabio Nardi con Karoline Knabberchen.

Allora seondo te devo rinuncià a passà da una strada perché ci son l’eredi topi di fogna di Mussolini? Lo vedi che sei una socialdemocratia che abbozza al gioo parlamentare e al bon ton liberale che un serve a nulla! Antifascismo è antiapitalismo. Questi van trattati a muso duro. Io passo di lì e se mi danno un volantino lo strappo e faccio il saluto a pugno chiuso. E poi devon esse in tanti per buttammi giù. Io li prendo a manate! E se mi tonfano stasera torno coi ‘ompagni di Pisa del Centro sociale e si pareggiano i ‘onti! Se sei venuta per fammi fa’ la figura di chi scappa poi anche tornà a Venezia di volata!

 




CDS: "Litigio di Cardellino e di Accio" - Lucca, 28.1.2018
cm 50 x 40



 

Occhi liquidi sulle ciglia. Rosso sulle gote adirate. Ma come fai a passare dalle discussioni con me sulla “Toccata” di Poulenc a questi tocchi scalmanati e ingiusti?! Mi sembri toccato nelle sinapsi! Sì! torno a Venezia il tempo di raggiungere l’auto. E scusami con la Nada se non sarò a pranzo da lei! L’ho fatto per protezione per cura per bene verso te. Devo vederti preda d’una provocazione? Sono lì apposta per creare tafferugli per gridare che il loro “sangue da vinti” i mostri comunisti vogliono ancora spargerlo! Accio, cerca di capire. Lo capisci che la Cardellina è sempre accanto a te? E se vuoi ci passiamo assieme. Io non ho paura!

Ci abbracciamo davanti alla cattedrale di San Martino! Sorrido tra me per la sua capacità ironica di mettere assieme Poulenc e il mio cervello selvatico un po' tocco! “Andiamo da Ilaria. Ma sappi che ci son già stato e non ero da solo”. Dico. “Non importa. Lo immaginavo. Ma sono la donna che ha vissuto due volte nel tuo cuore. Prima di ogni vicenda che ti ha riguardato l’anno scorso. E, credimi, in questa vicenda c’è più fascismo di quello dei bellimbusti lucchesi col mento protervo. Tengo il filo della compagna mistica svizzera. Ci sarai andato anche con lei e Nardi alla tomba d’Ilaria. A me interessa questo tuo passaggio. Il resto non ha importanza. Jacopo della Quercia, Ilaria, Poulenc, la musica, Karoline Knabberchen sono parte del mio antifascismo, Accio! Hai inteso Claudio?” (clikka - Karoline Knabberchen: Innocenza tua e mia)


 





CDS: "Bacio lucchese per fronte antifascista di coppia"
Lucca 28 gennaio 2018 - Sara Cardellino e Accio
cm 50 x 40



 

Imparo, in fretta, la sinfonia del bene e dell’amore. Oltre l’accordo d’un solo strumento. Il mio. Ch’è diventato tamburo fracasso insolente! La guardo mentre piega il capo sulla mia spalla, sento la sua mano nella mia. Capisco che se fosse vissuta nel ’44 sarebbe stata capace di portare volantini antifascisti in conservatorio e di fare la giovane staffetta partigiana perché il fascismo proibiva Mendelssohn ebreo. E ciò senza alcuna enfasi. Per dovere morale. Semplicemente per dovere e purezza. Ai quali rimanere fedele. Per sempre.

Telefono alla Nada.

-Mamma! Prepara anche i “cealini” per Sara.

-L’ho già fatto. La musia di questo Bach gliè proprio bella ringraziala ancora.

-Gielo dico. Ma tu stai attenta a non rigà il disco con la puntina.

Ci vedo ancora bene, meglio di te! E sìì gentile con questa signora ch’è di porcellana.

Sì! mamma. Sono delicato,

 

 





 
CONSIDERAZIONI FINALI

SUL READY-MADE RETTIFICATO NATO NEL GENNAIO INNAMORATO

SULLA CURA  DI QUANTO  IN ARTE FU IDEATO 

 

La mia delicatezza, invece, non c’e stata. Anzi il contrario. Allora giunti a Vecchiano lascio la musicista e la sarta a conversare. Trovo dei petali rossi in giardino. Prendo un’immagine medievale con flautista. Scrivo il suo nome il giorno il luogo. Titolo tutto ciò: “Sara Cardellino a Lucca il 28 gennaio 2018. Ready-made rettificato nel gennaio innamorato”.

La chiamo dallo studio. "Vengo, Accio”. Sale a balzi leggeri le scale esterne. Lo guarda raggiante. Dico: “Questo per scusarmi, e se ti mette appetito e non mangi come un uccellino è ancora meglio”. Grazie a Duchamp e ad un po’ di fantasia ricevo un abbraccio che mi mette appetito, e non solo del cacciucco.

Questo è l’unica maniera, per me, di essere artista. Lo faccio da tanto tempo. Non necessita di stampa e mostre. È una scelta. Sara Cardellino, che tante invenzioni scritte e disegnate e fotografate custodisce, ideate da me, assieme a lei, altre da lei scritte e musicate, nel primo tempo del nostro legame, e da un anno le altre, sempre le terrà per sé, come io farò delle sue. Impossibile che, decontestualizzate, cambiando nomi e tempo e spazio possano essere pubblicate od esposte in pubblico. Il romanzo - nella gioia nel dramma - deve tenere i capitoli accostati nell’intreccio per cui nacque.

“Di quanto creammo assieme, io e te, nel 2011, di quanto ci coinvolge dal febbraio 2017, prova ad immaginare sia una partitura musicale. Il tuo violino, che un po’ maledetto lo è e lo sai, il mio flauto che un po’ benedetto lo è, e lo sai, ha mischiato un suono, un timbro, una sonata, per due strumenti, due corpi, due pensieri. Impossibile sostituire uno dei due strumentisti. Il suono diventerebbe stonato. Sarebbe un’idiozia e insieme un sacrilegio verso la creazione musicale. Vorrebbe dire che io e te, se affidassimo questo suono e partitura e strumento a qualche altra persona, non siamo i musicisti che pensavamo di essere. Ci negheremmo al bello e soprattutto all’etica. Al bene. Quanto con me inventi, Accio, sarà sempre per noi due e basta: è tutta la mia Religione tutto il mio Socialismo. So che questo cercavi! Ora ce l'hai.”. (Sara Cardellino: "Al mio Eroe da libro senza libri ma anche al Bambino sulla Sedia")

 


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