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:: Massimiliano Bardotti - Genny Carusi: Io sono te, tu sei me - 19
04 Giugno 2015

 

 
 

 

 Massimiliano Bardotti e Genny Momò Carusi

  

IO SONO TE, TU SEI ME – 19

 

Leggi cosa è scritto qui, fra queste pagine, c'è un ti amo sussurrato fra le dita, che non teme di staccarsi dal terreno certo, vuole andare a vedere coi suoi occhi, questo mondo che dicono violento, senza memoria né tempo.

Vieni, leggi qui dove ho scavato un pozzo profondissimo, per trovare anima mia. Ho cominciato dal petto e sono sceso. Dentro. Ho incontrato nervi e sentimenti, cartilagini e antenati che sono stato, uomini e donne differenti eppure io. Ho fatto conoscenza della scienza antica madre della chimica. Ho visto coi miei occhi il Verbo, illuminava. Ho incontrato organi e pastori, capaci di condurre pecore e umani allo stesso modo, con la stessa attenzione e premura. Ho visto traboccare fiumi di rame dal pianeta Venere, pianeta d'oro.

Noi non siamo soli, ora tu leggi, e io spero tu comprenda nel profondo il senso di queste parole, dette a volte come altre, solo per dire. 

Noi non siamo soli è la certezza su cui puoi basare la tua vita, e quando, nel momento più alto e straordinario, sentirai tutti i pianeti premerti contro, l'angoscia stritolare le tue vene, quel guscio di falsa vanità erodersi da dentro, e nuda mostrerai il tuo corpo tanto odiato a un padrone che non sai vedere coi tuoi occhi ancora chiusi, allora, nel momento più oscuro e tenebroso, con Morte che ti apparrà come dolce e cara amica, sentirai la gioia più sottile mai provata. In quell'istante, se saprai davvero coglierlo, incontrerai la materia che si fonde nello spirito e lo spirito farsi materia. Vedrai dove la notte ha dimora e di quale geometria sia fatto il giorno. Nel tutto incontrerai l'origine della vita che è la tua vita e sentirai nell'intimo profondo dell'essenza che sei, un calore primordiale e la certezza di essere del tempo infinito, la sua consacrazione.

 

 


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