Massimiliano Bardotti e Genny Momò Carusi
IO SONO TE, TU SEI ME – 21
Non ha nome.
E' curioso e da cent'anni e cent'anni ancora cerca l'osso su cui accanirsi.
Non ha mai pianto una sola lacrima, senza che altrove non si prosciugasse un fiume.
E' il deserto.
L'arido agosto delle apocalissi.
Dove ancora non splende l'ombra.
Eppure, anche lui ha timore.
Del giovane uomo di barba e capelli
che affonda il passo senza mai affondare
e porta parole che atri dicono verbo
le porta in bocca e le canta al vento
e il vento agli uomini le racconta.
Di questo uomo figlio dell'uomo
la maschera teme ogni cosa.
Lo tenta di mill'anni in mill'anni
e di mill'anni in mill'anni viene vinto e rivinto.
Eterna è la lotta.
Il cammino non cede al riposo.
C'è da andare, e si va.
Gl'inferi attendono un solo passo falso.
E la maschera ride finché può.
...CONTINUA