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"Il bosco mi aveva inghiottito

 

 

 

 

 

 

Massimiliano Bardotti e Genny Momò Carusi

IO SONO TE, TU SEI ME – 6

 

 

Il bosco mi aveva inghiottito. La pioggia stendeva il suo velo con pazienza e precisione. Tutto si fece scuro dentro di me. Dai rami fitti degli alberi filtravano gocce sporadiche.

Il cielo era chiuso. Non sapevo orientarmi.

Il silenzio penetrò la pelle. I miei passi incerti non producevano che fievoli fruscii.

A malapena potevo intuirli.

Tutto era calmo e scuro.

La quiete senza voce.

Camminai e camminai.

Senza accorgermene il bosco mi condusse fuori di sé. Mi indicò una possibilità.

Vidi una casa. Aveva gli occhi freddi. Avrei potuto avvicinarmi e bussare, chiedere asilo per una notte. Caldo e protetto, asciutto, avrei potuto tornare alla vita.

Immaginai il corpo di una donna, la sua perfetta accoglienza.

Sarebbe bastato varcare la porta e scoprire un frammento di futuro. Ma ero immobile. Millenni di dolore, di orrore, mi impedivano il passo.

Quella paura nelle ossa non era solo mia.

La casa attendeva la mia carne. Alzai lo sguardo: la luna mi osservava minacciosa. Dietro di me, il bosco si era richiuso in se stesso, impedendomi il ritorno.

Avrei potuto andarmene comunque, se solo avessi saputo scegliere. Ma per scegliere, bisogna prima aver imparato a rinunciare.

Mi avvicinai.

La porta si aprì.

Entrai.