Home Page Olandese Volante
Home page Site map
::

Trieste Transmoderna

:: Accio: Con la giacca del padre a Trieste accanto a Sara Esserino 2011. Confessione.
15 Marzo 2018


La musicista Sara Esserino al ristorante Chimera di Bacco in Trieste marzo 2011
dopo aver suonato in quartetto al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste Bach e Vivaldi 

 

 

 

Accio

CON LA GIACCA DEL PADRE A TRIESTE ACCANTO A SARA ESSERINO 2011
CONFESSIONE 
Trieste transmoderna

Siede al ristorante con Sara Esserino. Sono a Trieste. Il soprannome di lui è Accio. Così lo chiama lei. Uomo reale e personaggio da romanzo picaresco.  Sara Esserino ha salvato l’uomo che ha davanti da un’afflizione senza requie. Anche dalla scemenza da pisano che non prende più nulla sul serio. Neppure le varie cicatrici dovute a vita disordinata costellata da incidenti stradali e risse in saloon e altre western declinazioni. Ma se Accio è personaggio con soprannome, ci sarà da qualche parte un autore e un ortonimo. Dove sia e chi sia è la stessa fotografia a rivelarcelo. L’autore che si chiama Claudio Di Scalzo porta una cravatta rossa ricamata. Era del padre Libertario detto Lalo (1923-1995). La mette nelle rare occasioni importanti, quando va incontro al Bello, in queste giornate lo frequenta proveniendo lei da Venezia, per suonare Bach e Vivaldi in Quartetto al Teatro Lirico Giuseppe Verdi, lui da Pisa: a Trieste. L'amata Sara. E per lanciarsi in abbordaggio lo sottolinea con la spilla del manga One Piece. Perché personaggio e autore sono anche un po' scemi. E ancora bambineschi.

 


 

La cravatta era del padre di quest’uomo che dalle sue parti ancora ricordano come Lalo il camionista anarchico, resistente partigiano, che nessun fascismo e nessun totalitarismo comunista nessun regime democristiano piegò all’ubbidienza. Oggi il tu’ babbo vive dietro le tue spalle Accio, gli dice imitando simpaticamente il vernacolo Sara, lo sento! e andando dopo sul Molo Audace, con te, renderà il mio viaggio a Trieste completo: perché posso vedermi bambina che aspetto il ritorno del mio, di padre, che immaginavo a Venezia capitano sopra nave in giro per il Mediterraneo.

Poi Sara Esserino scopre che accanto al sublime della cravatta rossa appare il distintivo di One Piece. E allora lo guarda con tenerezza: perché accanto al sublime della nostalgia c’è anche la “scemenza” verso il fumetto. Quest’uomo si merita il soprannome di Accio. Così scelgo di chiamarlo e più raramente col suo nome claudicante di battesimo quando sono "arrabbiatissima" con lui. 

Che cosa raccontare, qui, a Sara tanto elegante e dolce?
Dovrò essere sincero come non lo sono mai stato?
Rivelarmi autore uomo personaggio in tutto?  
Sdipanare, è possibile accada?, in questa serata triestina, di marzo, i ruoli, che poesia rammendò e cucì?, tanto intrecciati della finzione nella narrativa e nella vita?

Sono qui davanti a te, vorrebbe dire l’uomo, e a breve glielo dirà, sul Molo Audace usciti dal ristorante "Chimera di Bacco", sono come mi vedi eppure della mia vicenda prima di incontrarti, se ricordo Karoline Kanbberchen - poetessa svizzera - la trama si fa misterica perché sono anche, come autore e Claudio e soprannome Accio, il modellato di un amore lontano e infelice. Karoline muore suicida alle Lofoten isola 
Austvågøy il 20 agosto 1984. A Trieste venimmo assieme nel 1981. Dovrei dire, e te dico, che a volte, inaspettato, arriva qualcosa che salva, salva una biografia, una tormentata vicenda commista alla letteratura, e impone che la colpa sia superata, perché c’è una geografia riconoscibile anche nell’acqua che inghiotte la tigre della giovinezza; perché sabbia e cenere si depositano sul fondale per tornare cielo a volte. E questo m'è capitato quando ormai non c’erano più speranze in me. Sei giunta tu Sara Esserino, nel maggio 2009. La schiuma degli atti compiuti anche con superficiale follia d’artista diventano pelle d’una mano stretta nell’altra, anello che congiunge il prima il dopo, nell’accecante vigore invernale sull’onda schiumante. L’azzurro di questo mare triestino nella sera poi alba rivela, a intenderla, la cifra necessaria delle barche ormeggiate nel vento che biforca prue; per noi due nel color malva della sera l’intima alleanza tra esperienza della poesia e disorientamento suo riflesso nella marginalità della parola scritta, ancora indicheranno che c’è lieta vita anche per noi, possibile; e la cravatta il distintivo fumetto, il sorriso tuo Sara sul crema dell'abito dove si son posate note di Bach, sono la densità stessa dell’appuntamento con quanto conta.

 

 


Commenti COMMENTI


Documenti Correlati DOCUMENTI CORRELATI

» Accio: A Trieste citazione mare col solleone. Per la veste di Sara Cardellino nel Capanno a Bocca di Serchio col libeccio. Sei fotografie virate nell’arte.
» Sara Earnshaw: Il Tricolore di Accio con me in Piazza d’Italia Unita a Trieste. Sera domenica 5 luglio 2020
» Sara Earnshaw per Accio Heathcliff a Trieste. Riflettendo sul proverbio del lume e dell'olio. 5 luglio 2020
» Accio e Sara Cardellino: Tre foto di Trieste Luglio e una gennaio 2020. Con proverbio del Lume e dell'Olio.
» Accio e Sara Cardellino: Scarpe del Cardellino e di Joyce a Trieste nel colore e in b/n - 5 VII 2020
» Accio e Sara Cardellino: Surrealismo domestico e portatile da viaggio. Trieste gennaio/luglio 2020
» Accio e Sara Cardellino audacemente sul molo dipinti al volo. Trieste domenica 5 luglio
» Accio: Io la fotografia il Cardellino. Superstizione e immaginazione. 8 Marzo 2020
» Accio e Cardellino: Ritratto di Signora veggio emerso dall'Aspern Carteggio, I - II
» Accio: San Valentino 2020 con 33 Variazioni sul Molo Audace di Trieste con l'aiuto di Ludwig Beethoven del sorriso di Sara Cardellino
» Accio: Sara Cardellino visione rivelata dal lampione triestino. Gennaio 2020
» Accio e Sara Cardellino: Dal gennaio 2020 al San Valentino febbraietto per gli amanti benedetto
» Accio e Sara Cardellino: Dal gennaio 2020 triestino al San Valentino febbraietto per gli amanti benedetto
» Accio: Album Triestino per San Valentino e Foibe 2020. A Sara
» Claudio Di Scalzo detto Accio: Alfabeto filosofico triestino per Sara Esserino anche fumettino verdolino - Marzo 2011
» Accio: Attore a Trieste con Sara Esserino - Marzo 2011 - Seconda parte
» Accio: Aquileia in tre tra godimento e Ahia! - Gioco epico senza capo né coda per Sara Esserino
» Accio: La Donna d'Aquileia Esserino si rivolge al suo fotografo - III
» Accio: La Donna d'Aquileia Sara Esserino I
» Accio: La Donna d'Aquileia Sara Esserino II
» Affettuoso ritratto ad Aquileia come milite ignoto. Affettuosi eroici clic di Sara Esserino per Accio
» Claudio Di Scalzo detto Accio: i coriandoli di Shoemberg per Sara Esserino
» Sara Esserino: Metti Carducci all'Hotel Continental di Trieste
» Accio: La pallottola in mare a Miramare. A Sara Esserino che vo cercando nel mattino solitario
» Accio: Sara Esserino vorticista a Trieste doccia Lautréaumont sgoccia
» Minotauro Joyce Trieste. A Sara Esserino da Accio
» Marzo 2011 alla mi' veneziana der còre che a Trieste m'à detto amore
» Accio: Attore a Trieste con Sara Esserino con sedia museale nel Marzo 2011
» Accio: Joyce racconta Wilde a Trieste. A Sara Esserino
» Giuseppe Revere patriota per Trieste Transmoderna. A cura di Accio per Sara Esserino
» Sara Esserino in nudo: Col Tasso a Trieste passo nel marzo scalzo. Foto Accio.
» Sconosciuta di Pisino: "Lo stesso uomo". Su Luigi Dallapiccola
» Italo Svevo: Pagine manoscritte I. Sara Esserino e Accio sui manoscritti molto dritti
» Accio: Sara Esserino scrive una lettera a Zefiro da San Nicola e San Giusto. Trieste Transmoderna
» Sara Esserino: Con Joyce e Accio bagnati a Trieste amati
» Umberto Saba: Freud mia scossa. A Sara Esserino ricordando il viaggio a Trieste nel marzo 2011
» Joyce a Trieste con Wilde. Trieste Transmoderna. Cura Accio per Sara Esserino
» Due poesie di Saba commentate da Bruno Basile. A Sara Esserino marzo 2011
» Sara Esserino: Sera marxista nel marzo 2011 apripista rossi punti
» Buffalo Bill e valigie d’attori per la notte triestina di Accio e Sara. Marzo 2011
» Il Bacio tra Olandese e Corsara della Metamorfosi a Trieste marzo 2011 con lei che però non s'imbarca...