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:: Claudio Di Scalzo: Produzione Poesia Bętise
04 Novembre 2014

 

CDS: "Unisex Poesia Bêtise" - 4.XI.2014 

 

 

Claudio Di Scalzo

LA PRODUZIONE DELLA POESIA BÊTISE

ovvero la partita con Assi truccati

Soltanto se indaghiamo, con ritmo da Grand Guignol dell’orrido poetico, la  Poesia Stronza Bêtise come sistema di produzione di una stronzaggine poetica adatta all’epoca del web riusciamo a definirne esiti sociologici, magari anche antropologici e di costume nonché ideologici, tali da poterci difendere un minimo da questa dilagante materia informe ipotizzando qualche possibile salvezza per chi tiene alla Poesia che da Omero a Eliot è stata un genere dell’umano, e non del disumano stronzato come lo è oggi. Procediamo per Assi sul tavolo da baro della Poesia Bêtise o Sciocca o demente o appunto stronza.

Asso Picche – La Poesia Bêtise è la poesia fatta da tutti e per tutti nell’epoca del web. Inutile farne lamento o pensare di arginarla. Essa dilaga come dilagano le simil-foto la simil-narrativa la simil-musica. Con i suoi consumatori e produttori.

Asso Fiori – Anche crisantemo sulla tomba della vera poesia che fu un tempo. Ma la Poesia Bêtise, per dirla con Marx, ha i suoi luoghi di produzione, i suoi sfruttati e sfruttatori, e, ovviamente, la sua ideologia a buon mercato valida da New York a Roma a Pechino al paesino. La produzione si svolge su pagine elettroniche, sui social-network, sui blog i più vari, sui forum, spesso unita a immagini le più stolte e intonse nel simil-sublime o nel posticcio-hard. E poi su carta stampata, dalla auto-stampata via web, alle piccole marche-marce editoriali, alle infinitesimali case-casini, e spesso gli stessi produttori di Poesia Stronza-Bêtise se ne inventano una, per pubblicarsi e sviluppare osceni mercimoni con insulsi e ruffiani premi a contorno (penso alle scuole che ricevono la Poesia Stronza da commentare! oh disgraziati professori e studenti!), a quelle che partirono qualche decennio addietro con intenti seri, come la Lieto Colle e La Vita Felice, e che ora pubblicano soprattutto Poesia Stronza senza alcun ritegno, affidandosi a superlativi di presentazione imbarazzanti in catalogo, che è come far passare un maiale armonico come una statua di Michelangelo. Penso a quei poveri cristi e criste che si ritrovano accanto a stronzaggine simile e che pure la poesia la scrissero seriamente. Fossi in loro chiederei la cancellazione dal catalogo.

Asso Quadri - La Poesia Bêtise, che si capisce, come dicono ignari lettori da Facebook, ha dietro le spalle un sistema oliato di sfruttamento, anche se di nicchia: c’è, in questo, spennamento di pennuti poetici, il corso di scrittura creativa, a cura di più titolati autori, metti l’accademico latinista, lo scrittore che non fa più ridere feltrinelliano, il poeta sgonfio ma con pubblicazioni un tempo da Einaudi, la stellina che brillò uan sola estate ma arrivata seconda al Premio Viareggio, e così via, in una scaletta da far invidia agli album con puttane e gigolò che sfogliano i consumatori di sesso a pagamento; a ciò si aggiunge la Premiopoli fiera dell’insulso messa in atto in citta le più varie e paeselli e isole e persino nelle colonie se ancora ci fossero: pergamene, coppe d’ottone, menzioni, bollini premio, salsicce di con vitamine grammaticali e via andare. Ogni poeta premiatore con editore valvassore instaura poi rapporti di vassallaggio richiedendo leccate agli stivali, adulazioni, veri e propri coiti imbarazzanti che i film porno sulla rete sembrano film di Visconti al paragone, insomma un luridume. E la  Poesia Bêtise con il suo valore di scambio mette tutto ciò in moto. Mercificazione e legge capitalistica della domanda e dell’offerta per un capitalismo editoriale straccione e mendicante. Che producendo merda porta alla rovina cataloghi, serietà, dignità, e lo stesso genere. Ma inutile lamentarsi, i palazzinari che cementano i fiumi mica si senton indegni perché ci son stati architetti come Le Corbusier: chi edita se ne frega e i produttori di Poesia Stronza non conoscono cosa sia la differenza tra un casa e un cesso, un verso sublime e una maialata, la O di Giotto e un culo: l’ignoranza è il motore della Poesia Bêtise. 

Asso di Cuori – Verranno mai fermati e dannati i poeti e le poetesse che van producendo Poesia Stronza come annientatori della Poesia? NO! il sistema lavora perché esse-essi siano omaggiati in quanto autori di Poesia Stronza-Bêtise. Hanno inventato un sub-linguaggio adatto all’epoca e quindi possono aspirare a diventare conosciuti e “famosi” per esigui lettori-amici ed editori posticci che li nutrono con baracconate e attenzioni volpine per renderli dei "casi" sub-umani con linguaggio adatto. Anche perché chi scrive Poesia Bêtise in genere è astuto, come il contadino che vende mele marce, nascondendo i vermi con qualche mela sana, e allora s’ingegna di scrivere poesie “impegnate” contro la guerra, a favore dei migranti, per i malati di varie e terribili malattie, per salvare bambini dalla fame, dalla pedofilia, dalla malavita e così via. Questi i tempi. Che L’Olandese rivela, seguendo i consigli di un uomo barbuto di Treviri, e cioè che dietro ogni epoca c’è il fascio delle ideologie culturali, e la Poesia Bêtise è proprio adatta a sommergere e condurre all’oblio la vera poesia e letteratura, con uno smerdamento generale per togliere alla cultura (che anche fatica e scommessa stilistica ed etica oltre che innovazione estetica) ogni possibilità di veicolare un neo-umanesimo libertario adatto a cambiare il dato reale del dominio turbo-capitalistico sui linguaggi. E la loro produzione.  

 


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