Claudio Di Scalzo

DOMANI È LUNEDÌ

Immagina un osso, tra tanti ossi, che vengono buttati ai cani, e mentre l’osso vola sulla testa delle bestie, in tanti, tu stesso che mi leggi, aggiungi polpa di parole, interpretazioni, commenti, viatici vari, però di questa polpa chi rosicchierà l’osso, il pubblico, il consumatore più o meno alienato dalla merce, che può essere un disco, un libro, un fumetto, una maglietta, un paio di scarpe, non ha bisogno. Mastica un osso e domani gliene arriverà un altro. La polpa ce la mette il cane col suo pensiero di cliente intanto che paga, con moneta, per ricevere in bocca il cibo-osso. Non c’è altro da aggiungere se non che questa traduzione di un pensiero come quello marxista sull’alienazione è una schifezza, appunto un osso spolpato da fracassare, tra le mascelle. E andare nella cuccia contento. La domenica sta finendo. E domani è lunedì. E anch'io sono un cane, seppur discosto dal branco, un cane che non paga ma con la rogna d'argomentar così!

 

Da “Apologhi della sera muta”

22.VI.2014