Home Page Olandese Volante
Home page Site map
::

:: Claudio Di Scalzo: Tutti artisti poeti fotografi?
20 Settembre 2014

CDS: "Discal El Vaghif"

(ovvero l'arabo a San Cassiano Valchiavenna"

 

 

Claudio Di Scalzo

DISCAL EL VAGHIF

Oggi, dopo aver scritto, im materia di palmi, per (clikka) "Chiara Bemba a Padova" nel mattino settembrino col baffino grigino m'è tornata in mente una performance di anni fa col baffo nerino, in materia di "quadri viventi", nella casa dell'amata SILVAE LO a San Cassiano Valchiavenna - Questa performance venne poi esposta alla Galleria Peccolo di Livorno - Rientrava nell'avanguardia della Body Art - TRENTA ANNI DOPO e passa, circa, tutti su Facebook e on line fan performance fotografiche. E' la stessa cosa? 

 

TUTTI BODY ARTISTI? TUTTI POETI? TUTTI FOTOGRAFI?

Una possibile risposta è questa. Non tutti gli oggetti prodotti scritture pitture ovviamente han la qualifica d’essere estetici, però chi li produce, una massa sterminata di sottoproletariato artistico prodotto da licei, diplomi, corsi universitari, corsi di scrittura e pittura, letture balzane e frettolose, malattie mentali vere e proprie (e qui c’è l’equivoco Follia uguale Arte dannosissimo),… pensa spesso di essere fotografo, artista, pittore, poeta, scrittore. Può autopromuoversi sul web, stamparsi libri con poca spesa, infilarsi in piccole e grandi case editrici come casi umani, preda di malattie rare, di erotismo pernicioso, con racconti truculenti, amori scannati, aiuto ai bambini abbandonati, sostegno piangiolente ai derelitti e così via. Creare gruppi di discussione su Facebook dove aver scrittoio e nomea di colto, o di mago, o di intellettuale, o di divulgatore. Insomma un Kaos. Non regimentabile da alcuna teoria critica, università, interpretazione, scala di valori.

Anche chi ha prodotto, come me, anzitempo, trenta e passa anni fa, opere d’avanguardia, legate all’immagine, al colore, al testo, ne è sommerso. La serie dei “Quadri viventi” ad esempio. Dialogo con culture altre, anco oniriche, con l’immaginario dello Sturm und Drang, con l’episodicità del click fotografico e della dinamica dei corpi fotografati ecc

Esisterà mai una SCELTA, in futuro, tra tutta questa valanga marea oceano universo in espansione, con i suoi buchi neri di idiozia alla velocità della luce, una scelta, dicevo, un pescaggio, una scala valoriale, di testi disegni foto che attiene alla storia dell’estetica? al Bello? al Decente quantomeno? Non lo credo possibile. Ma la speranza della bottiglia sigillata nell’oceano è un archetipo.

E chi già era stato antologizzato in libri e antologie su quanto scritto disegnato fotografato artisticato? Se la passano male anche loro. Perché migliaia di corpi ignudi semi-eroticizzati e mascherati sono anche migliaia di Luigi Ontani duplicati che sommergono l’originale. Migliaia di versicoli simil giapponesi alla sandropennasaba annientano una corrente poetica milioni di foto di baci e morti ammazzati e pose a bocche schiuse annientano tutta la fotografia novecentesca. E taccio i nomi.

Questa la situazione. Ma, personalmente, io alla finestra vagamente, son Vaghif, Scalzo vagolo nei pensier, e ricordando Duchamp sotto i baffi me la rido.

 

Ps. Va meglio nel campo della musica. Lì bisogna interpretare e suonare uno strumento. E non si può barare. Ma anche qui son migliaia le figure patetiche accanto a strumenti musicali, piani, violini, contrabbassi, d’ambo sessi, che in video  e foto si spacciano per musicisti, interpreti, dediti al suono. Anche ai fumettisti va meglio. Bisogna crear tavole e albi e storie. Non è cosa facile disegnar como parolar poetar confessar la fuga dell'amor bello o della dentatura cavallina de jovinezza! però i duplicati son migliaia e sommergono ogni stile originale. E intanto mi chiedo che fine avrà fatto il salmista? Or dov'è il grido de' nostri avi famosi?

 

 


Commenti COMMENTI