Tavola di Sandro Scascitelli

testo di Pasquale Rujo

 

 

Claudio Di Scalzo

MINIMALISMO COLOR-FUMETTO IN FORMA DI TEX

In Italia, in libreria viene venduto, se venduto, il romanzo, anche nella sua declinazione all’americana, e cioè se supera le 300 pagine. Scrivere racconti in Italia è scommessa persa in partenza. Sul piano dei gusti del pubblico lettore, ovvio. Non entro nel merito dei risultati stilistici di chi li ha firmati in questi ultimi trenta e passa anni.  Non c’erano dei Pirandello tra di loro e neppure dei Piero Chiara, temo. Probabile che l’ultimo maestro, anche parecchio letto, del genere, sia stato Antonio Tabucchi. Dunque questo minimalismo, di temi e pagine, cioè storie brevi, in forma di Tex, a colori, rappresenta una novità sia se lo spettro d’interpretazione è quello che rimanda alla storia breve sceneggiata, sia se viene contratta l’avventura in un minimo di vignette che ne devono suggerire altre che non appaiono, al lettore, con la sola forza della dilatazione emotiva degli eventi. La mia impressione - e non sarebbe l’unica volta, che nel presente italico, il fumetto d’autore  con personaggi dell’immaginario radicati, riesce dove la letteratura fallisce - è che la scommessa di innovare nella tradizione, anche con storie brevi per Tex e altri personaggi bonelliani, sia convincente. Della quattro storie pubblicate, mi soffermo, intanto, su “Un covo di belve” di Pasquale Rujo e Sandro Scanscitelli. La sceneggiatura incentrata su di una caccia in tre segmenti di fabula: Assassino, Tex, assassini, con analessi sugli eventi precedenti di una feroce rapina in banca, che dirama con la variante dell’ingresso in scena di un'assassina seriale di poveri coloni, trova nel disegno incentrato su sguardi e monologhi, realizzati efficacemente da Scanscitelli, la sua evocazione temporale contratta che ben regge le fulminee sparatorie, i rovesciamenti delle azioni, il tragico finale, il ripristino delle regole della punizione  e della giustizia.

La copertina di Laura Zuccheri - e rilevare con enfasi come sia prima donna a firmare le copertine di Tex è anche sottolineare come la figura femminile in ambiti editoriali italiani faccia notizia per quello che in altri paesi è la norma -tutta "giocata" sulla profondità, anche qui minimalista di solo orizzonte e solo deserto, si conferma di rara efficacia, e s'avverte la lezione dei maestri americani, ottocenteschi, del paesaggio.  

 

 

Aggiungo che la confezione editoriale è eccellente. Copertina cartoncino semiduro, pagine che reggono la cromia dei colori in un modo che nei precedenti albi era più gessosa e monocorde, retro di copertina che informa, in modo adeguato, il lettore sui “racconti”, sugli autori, sulla trama.

Sergio Bonelli Editore: Color Tex, 4 storie complete – Euro 5,50