Claudio Di Scalzo
NOTICINA PER IL MULTIPLO DELLA FOTINA (SCALZA)
Certi miei ritratti, ora che sono tornato alla fotografia (e ad essa coniugo l’estetica dell’avanguardia secondo-novecentesca e duemila), li sospingo verso una moltiplicazione post-organica dell’immaginario. Potrei scrivere, scherzando?, pure post-orgiastica. Cerco un relativismo liturgico, una messa in atto mentale e corporale che suggerisca lacerti di biografia immaginaria tattile, uditiva, in energia pulsionale spesso umoristica. È il caso del capitano napoleonico in esilio sotto la Restaurazione eterna Acciò Scalney. Che sta ottenendo da me autore il ruolo di personaggio fotografico. Nel caso di “Scalzo cinemascope poi pope” o dello “”Scrittore marziano dallo sguardo vano” sono episodi attinenti al gioco linguistico visuale ed inseribili nel SALON CARICATURAL ideato a suo tempo da Baudelaire e Flaubert.

CDS: "Scalzo Pope in cinemascope" - IX 2015
Dopo aver girato Scalzo cinemascope mi nominarono pope e diffusi il verbo delle icone in Russia con un saio fucsia. Smisi giocoforza d'indossare canottiere nere da bagnino sul Serchio.

CDS: "Scrittore Marziano sguardo vano" - IX 2015
"Lo scrittore marziano dallo sguardo vano nel verde e giallo di rito guarda da Marte la Terra con tanti scrittori (e poeti) senza arte né parte, indicandoli col dito. E si guarda bene dal farsi terrestre in un panorama tanto pedestre. Se ne sta nel pianeta rosso meditando un po' scosso sulla letteratura da bordello e fosso. (che vede)