CDS: Chiara Goccia Cì" - 26.XI.2014
Claudio Di Scalzo
IL SURREALISTA DEL MERCOLEDÌ
PER CHIARA GOCCIA CÌ
26.XI.2014
GIOCO DE BOCIA IN CAPPADOCIA
Goccia da oceano indiano
mi cadi sulla mano
spumi mon rêve sui pruni
à l’ouest lottando con albe
di scrosci nel ventaglio degli affetti – Monza
ondeggia sul mobile della fanciulla dai corti capelli
di roccia lunare – oh così non mi posso confezionare!
Oh così non mi pugnalare sotto le coperte
Con ferite corallo al roseo sen inferte.
Questa Monza Cappadocia
Rende te Brut e me Bocia
Scendo gocciolante le scale
Monto sul cavallo del risveglio
E passo lo sgombro ponte Lambro
E la porta varcando dei singulti scorta
E girotondo sul piatto del Battista
(Questo Duomo mi piace più di quello di Como
Mio buon’uomo)
Con l’aria da goccia sangue
Che mistica langue e ei eh
S’attrista – vuoi me come Crista?
NOTA
Terminata o sospesa, vedremo, la presa giapponesa manga che di colorar mai mi stanca, adesso… ogni mattino presto, scrivo una poesia alla maniera surrealista, nelle varie declinazioni segniche e storiche, per il risveglio di Chiara Catapano partendo da una parola che scrolla a bolla dal mio inconscio il logo colla non mono bensì duale dell’amore fatale e, ovviamente, surreale: oggi, 26.XI.2014, "Goccia”. Il loco stamani è una Monza Transmoderna che forse avrebbe bisogno delle musica di Maderna perché mi danza sulle sterna e richiama starna sospir in arnia plaisir senza fin.