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Santissimo

:: Santissimo - Di Scalzo: Operetta immorale sul cuore sbudellato
08 Febbraio 2015

 


 CDS: "Santissimo che si sbudella" 

 

 

Di Scalzo - Santissimo

 OPERETTA IMMORALE SUL CUORE SBUDELLATO

Di ritorno dallo specchio dove mi recido gli scarsi peli sul mento, prendo a sbendarmi dalla mummificata scelta d’amar x eterno smoccolo.  La parte più nera del bosco l'ho passata, mi dico, la schiena duole, epica da telefilm visti da ragazzo!,  il cuore pompa ancora, i polmoni chiedono fiato: fame d'aria. Auhmmmm.

"Nel tacer del vento, solo le stelle vengono con te." Questa epigrafe sulla tomba del buon Giovanni Bertacchi - starò per caso diventando chiavennasco? - accompagna le aspre boccate di fumo nel giardino carnivoro accudito da mammamia!

Settimane e stagioni passano, ciuf ciuf ciuf, poi tornano: due mesi fa stavo in bermuda e sandali, dopo ho ripreso il maglione, ora sono ancora in braghe corte a ciacolare con zanzare e ragni grossi come il mio alluce.

Di sicuro non sto attento a varie consecutio temporum, forme italiote, psichedelìa linguistica è il mio quarto nome..

La mia Valchiria, che non so cosa centri col personaggio, in sé, che avevo impastato nella mollica della tristezza, (molto da stil noto per medievaleggiato cor immobile su panda parcheggiata in divieto)  s’è rivelata più sconosciuta della prima zingara incontrata sull'autobus. Ricordo tavolate di facce brille pronte a dileguarsi, oggi, ridacchianti nello schiocco di dita, per scacciarle, tanto brutale e famelica appare la terra bruciata intorno. Lo schermo del telefonino buio  propone un sapore di tortura, ma in esaurimento, e Foglio e Matita, messi in croce, che stiano lì a far tomba vuota! E’ insopportabile.

Lagna santa. Santa lagna.

Mentre passeggiavo nervosamente avanti e indietro, sorretto dal nucleo di amici che vigilavano lucidi su me delirante. L’altro ieri. Il guerriero ferito scatena protezione. E coglionate commiseranti.

Presi a ricordare i passaggi autostradali e maniacali. Con ninnoli vari. Collezionismo.

Guardo una foto di poco tempo fa?

Ascolto una canzone che prima trillava da marcia trionfale e sta immusonita nell’aria funesta?

Usare l'olfatto. Mi chiedo e chiedevo.

 

Altra strategia. A naso.

Così il profumo di detersivo mi fa tornare bambino a giocare in mezzo ai panni stesi in montagna, così il profumo delle rose che le regalavo, per il solo piacere di vederle morire nella sua stanza… bestia, aprono ferite con delicatezza di un Leopard.

Ma capisco che le sciabolate frizzano meno.  

Poi, qualche settimana fa, la mia stella s’è ricordata di aver finito le ferie. Ha steso le braccine lucenti. Indicato a una cara amica che  si facesse viva, e che io avessi la sfacciataggine d’invitarla a sgommare qualche chilometro a piedi e su quattro ruote. Lei,  aurorale sul mio tramonto di spallucce, ha accettato, e finalmente dopo tante notti che non cominciavano nemmeno, perchè ho paura degli incubi, e allora mi fottevano le allucinazioni per il troppo sonno accumulato, me ne sono andato a dormire col sorriso, ma non per modo di dire, mi sono addormentato ascoltando una canzone dolcissima, "Attitude" degli Alien Ant Farm. Sorriso stampato in faccia da cartone animato. Indeformabile. Ripensando al mio arrivo a casa sua. Mi son visto scendere la Sirenetta dalle scale, con gli occhi che luccicavano e lo sguardo giusto. Io stavo cercando di recuperare un minimo di decenza e virilità dopo aver raccolto il mento che era cascato sul cofano...

Non vedo l'ora che capiti qualcosa di simile ancora.

L’anima venduta alle discariche vado a riprendermela. Basta, cazzo di Harecrisna ho deciso di compiere un’irruzione e riprendermela. Se fischio torna. Con gli stivali a coscia, quelli che uso per pescare nell’Adda e nel Po, la riceverò. Le discariche sono discretamente fangose. Tornerò a qualche convulsione più ottimistica. Verso piroette di capezzoli. I bei pensierini di femmina da  baloccare.  

Sono eccitato. Sottolineo.

Sarà che ho letto dei semplici libri (per la cronaca: Fabio Volo "E' una vita che ti aspetto" e altri meno conosciuti ma non per questo meno degni. Di quelli che preoccupano le intellettuali di Discorso Amoroso. Credo), che mi hanno dato materiale per dividere l’immenso magazzino del disincanto in piccoli loft meglio gestibili, sarà che...boh, non lo so, lo so eccome! che rivoglio indietro quel che è mio di sana creatività. Operosa sulla lunga distanza. Dalla mia scrivania all’università. Esempio loffio.

Cuore sbudellato smetti di gocciolare!

Lo sto masticando amaro però riesco a interpretarlo.

Adesso tagliamo la testa ai ventricoli dubbiosi. Alle aorte sincopate.

Voglio andare all’avventura. Smettere di ammosciarmi fra il paranoico e il tedioso. Immaturo.

Semper velener.

E lo speccho che assenta al mattino rilucente. Che le cose succedano

un po' più per conto loro, forse e meno per mia sponte. (2007)

 

 

  NOTA

Santissimo - 2007/2009 - è un giovin personaggio protagonista di un poema-racconto transmoderno virato nell'umorismo nerissimo e altre vicende ove le gote a volte ballano sarcasmo e altre lacrime irridenti. 

                

 


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