Santissimo

 

 

 

 

Santissimo 

 

 MAGNIFICAZIONE D'UNA RAGAZZA DI MEDIA BELLEZZA

Elevo canto-prosastico sopra la ragazza che sento vicinissima, che voglio far sorridere, che ha pur sorella che m’attizza un casino ma che non mi tira fuori le carezze dalle mani.

Mi dicono che non sia splendida, in effetti è una ragazza che si nota restando nella media.

Ha però dettagli che adoro, come i capelli spettinati, neri, come gli occhi aguzzi-vispi-scuri, contornati da una montatura arancione che s’ intona (oh ideal-mistero feminino) non so ancora bene con cosa. Le mani che lavorano (famiglia di montagna, muratori e cacciatori) che studiano che accarezzano che sanno stare vicine. Una tipa che se la tira quel tanto da essere ammiccante, senza rinunciare all'aura colloquiale. Non è una ragazza che risplende di luce propria, di quelle che quando camminano in realtà stanno sfilando, ben consce dell'effetto sui livelli di feromoni del maschio medio. Lei si specchia nelle mie reazioni, nei miei sorrisi e nelle mie piccole attenzioni, nel messaggio della buonanotte che lei sa (adorabile stronzetta) che le sto inviando perché so che le piace che lo faccia (io, adorabile pasticcione).

Oggi m'ha confidato che son stato la nota positiva della sua giornata, chissà la mia mente sgallettata questa sera cosa deciderà di far scrivere alle dita sul display magico per inni alla notte-miele del cellulare... spero non la solita pletora di grilli canticchianti canzoni da cartone animato. 

Questa scossa mistico-audace mi scalda i lobi delle orecchie. Mi fa innamorare-credo, è una sensazione che non sono ancora in grado di indicizzare correttamente - quasi da subito. Un giretto, quattro chiacchiere, qualche punto in comune e inizio a ingegnerizzare il castello delle fiabe. Però, come il saggio maestro Zen (per me zenzero!) m’ insegnò: il tempo della storia può non coincidere con il tempo del racconto. 

Particolare della ragazza di media bellezza è che s’intona cattolicissima, fervida, con lo spirito del 2009. È capace di parlare di tutto, del peccato come della salvezza, posso pretendere altro? Può altro auspicar chi ha nome e nomea di Santissimo? Ne dubito, popolo di materialisti fruttificati sul tedio laico del tutto e subito, che tira avanti a emozioni liofilizzate e televisive da stemperare con lacrime ingiuste! Cosa fa l’amor novello come il vino ubriachello?… il Santissimo materialista cicchettaro e sbevuzzante canta lodi al Golgota.

Ma sììì! Cupido funesto ha un'arma nuova (puntuale con orologio incorporato per la tempistica primaverile), una specie di trabucco medievale che lancia pesantissimi gavettoni di emozioni pungenti. Colpendo l'obiettivo lasciano un umido alone sul terreno arido. Ascoltando tal ticchettio si sente il giovine cherubino che sacramenta qualcosa tipo: “Crescerà pur qualche ortica amorosa su questa terra inacidita e polverosa! secondi-minuti-ore... (d'attesa) tu Santissimo raccoglila. Strofinati petto e parti basse”.

Bravo Giardiniere-cupidante, allora non è vero che spari alla cieca!

Vado verso l’esaurirsi dell’epistolografia motoria. Ma resto sveglio - immobile - come formica che debba far la guardia, e mi godo questo nervosismo, questa isteria che fa venir voglia di scendere verso il lago per annusare l'aria e cercare il SUO profumo.

Domani - concitato nel buio tenzono con il giustacuore - dovrò muoverla al riso fino a farla piangere, devo lavar via quell'alone di tristezza che l’avvolge, mia donna (nel pensiero) di media bellezza, devo rubarle un bacio, deve sapere che santifico ogni esercizio di devozione, lei deve saperlo!

 

Der Heilige – Santissimo a fine marzo 2009

 

 

 

 

 

NOTA

Santissimo - 2007/2009 - è un giovin personaggio protagonista di un poema-racconto transmoderno virato nell'umorismo nerissimo e altre vicende ove le gote a volte ballano sarcasmo e altre lacrime irridenti.