Apollinarius

Antologia cristiana e del sacro I

Se come suggeriva Borges i Vangeli hanno i tratti del racconto con la trama migliore mai scritta, con tutti i colpi di scena e i drammi che aprono su interrogativi e soluzioni a non finire, anche i testi cristiani, dai primi salmi, ed epigrafi, e orazioni, fino ai mistici moderni e alle varianti teologiche che hanno segnato e segnano il mondo cristiano, possono presentarsi come un unico ininterrotto romanzo sacro. L’Olandese Volante - nella sezione Letteratura - propone una sua antologia. In progressione. Ma non cronologica. Spesso sono documenti e scritture introvabili. Immagini anche. Per la sua natura metamorfica e polifonicamente transmoderna, L’Olandese Volante è disponibile a ospitare contributi illustrati da studiosi o da chi è coinvolto, con proprie riflessioni e immagini, dal romanzo del sacro cristiano. Claudio Di Scalzo

 

 

APOLLINARIUS

Con il nome d Apolinarius viene conservata una Metafrasi e cioè una trasposizione dei Salmi. Sembra che Apolinarios sia stato un certo Apollinare di Laodicea il Giovane. Altri non ammettono questa identificazione riconducendo la voce che intese dare empito, quasi omerico ai salmi, a un oscuro poeta anonimo. Sia come sia questi cieli a volte passano ancora sulla terra. Basta stare un poco con la fronte rivolta all’alto. E qualcosa vi resterà impresso. (CDS)

Dalla “Metafrasi dei salmi”

Salmo XVIII

Caeli Enarrant Gloriam Dei, I cieli narrano la gloria di Dio.

I cieli narrano l’immortale gloria di Dio,

le opere delle mani immortali cantano la sede del cielo.

Il giorno trasmise al giorno il prezioso Verbo,

e la notte sottopose alla notte la divina sapienza.

Non vi era molto strepito di estranea lingua, né discorsi,

della voce dei quali, nella loro totalità, si dimenticarono, o che non odono;

il suo suono pervase tutta la terra,

e i discorsi volarono fino ai gloriosi confini della terra.

Un tabernacolo prezioso pose di fronte al sole.

Ed egli come sposo splendente era sorto dal talamo;

allo stesso modo esultò di un gigante che compie la corsa;

procedendo dalla parte opposta uscirà dalla rocca celeste;

né c’è chi fugga il fiammante raggio che appare.