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:: Sandro Ivo Bartoli: Tromboni e pranzo della vendemmia
04 Ottobre 2014

                                        

 

 

TROMBONI E PRANZO DELLA VENDEMMIA

(Notturno settembrino di Sandro Ivo Bartoli)

I tromboni - quando suonano in orchestra - sono miei amici: emettono un suono caldo, pastoso, possente, che incute al solista (ruolo che sovente mi capita di ricoprire) timore ed emozione. Entrano i tromboni: se ne accorgerebbe anche un sasso! Eppure il buon Ferruccio Busoni scrisse, all'inizio della parte più bella della Ciaccona di Bach (nella sua meravigliosa trascrizione), che è tutto fuorché reboante, "quasi tromboni"; traduciamo "suona come un trombonista in gamba, cioè dimolto bene"!

 

 

A Vecchiano ha picchiato la grandine, e mi ha piluccato l'uva: domani devo vendemmiare (obtorto collo: io gli avrei dato un'altra settimana, alla mi'uva!) e mi trovo, nottetempo, a cucinare il pranzo della Vendemmia, antico baccanale pagano che VA celebrato come si deve... è tardi, sul fuoco cuoce uno stracotto alla moda dell'Artusi che sarà squisito ma che, per ora, si mostra refrattario alla cottura. La mi’ mamma ha lasciato la televisione accesa, ed io non mi sono preso la briga di spengerla, ed ora mi tocca ascoltare i TROMBONI che popolano la TV nazionale a quest'ora: "immaginario collettivo", dicono loro, oppure "coscienza civile", "superamento dei vecchi tabù", la "legge di stabilità" ECCETERA! Ecco: in questo caso i "tromboni" rimano con una parte delicata nei mammiferi: ma chi sono questi signori della TV notturna? Che vogliono da uno come me? Che sta cucinando, sotto lo sguardo benevolo del fantasma di Ferruccio!

 

 

 

 BIOGRAFIA-DISCOGRAFIA-CONCERTI 

 

 

NOTA DI UN AMICO CHIAMATO ACCIO

Sandro Ivo Bartoli pur girando il mondo per concerti e biografia, essendo uno dei migliori pianisti della sua generazione che incide con grandi case discografiche, è molto legato al paese dove è nato: Vecchiano. Qui ha la casa paterna, qui ha una cerchia di amici con i quali gioca a carte, organizza cene, passa ore liete. Per poi, immagino, come Machiavelli a San Casciano, ritirarsi nello studio per ore e ore di prove e studio e fatica. Quando torno al paese, con Sandro Ivo Bartoli amo discorrere d'interpretazione pianistica e mi piace ascoltare come "racconta" i suoi maestri ed i compositori amati. Qui si materializza la radice linguistica toscana: una battuta, una notazione, una simpatica irriverenza rendono umanissimi ai miei occhi Liszt o Chopin o Busoni Me li fa conoscere più di cento saggi. Qui, all'Olandese Volante, Sandro Ivo bartoli dona un frammento sopra la preparazione di una cena nei paraggi della vendemmia. E, anche in questo caso, è delizioso scoprire che ai veri artisti ogni incursione riesce sempre originale sia nel diario che bordeggia il vernaholo, sia nell'altra "nascosta" passione di Bartoli: la ritrattistica dedicata ai maestri; ma di questo racconterò un'altra volta. 

                  


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