Sara Capei Corti ritmo e grazia - Autoscatto - Agosto 2016
Accio
SARA CAPEI CORTI NELLA GRAZIA NUDO RITMO
SECONDO RAYMOND BAYER
CAPITOLO 43
(10 agosto 2016) – “Allo specchio in autoscatto questa foto di me frammentata che chissà tu, se fossi qui, come l’avresti maliziosamente interpretata, in sensualità conclamata?, mi mancano le tue rime, me le compilo da sola Accio. Che follia presentarmi a te così! Nell’agosto che fu nostro se mi vedevi così ribollivi come il mosto! Con il sorriso dall’Elba 2009 avrai capito quanto mi manchi crudele Accio Heathcliff! Cosa ricaverai da questa malizia che se fossi lì mi succhieresti come liquirizia?”
La leggo e mi prende la fiammata come foto-pietra focaia. Da buttammi, giocando alle rime con lei, sull’aia nudo nella tinozza. Sara sa quanto nella foto sia forza… verso me.
Ma scrivo invece sulla sua GRAZIA, anche in questo frammento specchiato. Se mai rileggeremo insieme, oh se ci spero!, mia perduta Sara Earnshaw, saprai dei miei studi musicali e come ti abbia seguita sulle orme del suono!
Ricorro a Raymond Bayer filosofo francese. In questa foto, il suo carattere temporale, è dato dal RITMO. Schiena mano braccio glutei e la GRAZIA è resa manifesta raggiunta con la moltiplicazione dei ritorni, nelle date nei pensieri miei e tuoi Sara, come viene frantumata l’unità. dell’accento nella vivacità dei movimenti, due io e te, binari: gavotte, bourrée e rigaudons.