Sara Capei Corti in Essenza nel notturno pisano
Foto di amica settembre 2016
(5 settembre 2016) - Questa foto celeste Sara Capei Corti me la spedisce da Piazza dei Miracoli a Pisa. A Firenze con il Quartetto il giorno per concerto a sera tardi ha raggiunto Pisa; e l’amica, strumento viola, le scatta fotografia abbastanza, in gamba.
Giunta vicina a Vecchiano mio cascinale, dalla Torre Pendente 10 km, poi è ripartita.
Così non vale Sara Earnshaw mi dico. Tu sia inghiottita dalla notte buia senza monumento. Aggiungo monologando.
Poi mi rassereno. La prendo con aristotelica filosofia. Penso. Vuol dirmi qualcosa l’amante perduta? Ma cosa? Devo darle pensiero e voce e per me speranza.
Ah Aristotele, ma sì:
Sara celeste è qui in ESSENZA ed indica “ciò per cui una cosa è quel che è”, e cioè lei nel nostro luogo di un tempo ma ora da sola, senza me, a ripensare ai perduti, sì perduti per sempre, tempi assieme. Ciò non muta nel tempo: è essenza. Scrive Aristotele. È la natura della cosa delle cose.
Ahi!
Ma c’è l’ACCIDENTE. Ch’è il contrario.
Esso valica il tempo, non è qualcosa che riguarda la continuità. Sì sì può accadere la proprietà accidentale che si connette a quanto è Essenza. Cioè la foto è Essenza, Sara a Pisa Capei Corti, ma se avvenisse un Accidente, metti a me. Lei da me verrebbe ancora.
Sara Capei Corti
in astrazione miracolosa
a Pisa Cattedrale
Settembre 2016
rimodellazione Accio
E l’Accidente è avvenuto. La Robert Ford mi spara in testa il 9 gennaio 2017 per uccidermi. Io ferito mortalmente sull’Olandese Volante chiederò il suo Aiuto. Lei il 9 aprile 2017 tornerà come Sara Cardellino-Senta a salvarmi.
Aristotele ti ringrazio… Dissi farfugliai nell’aprile, tra le braccia di Sara con i capelli ricresciuti, una volta salvatomi. Sara Cardellino immaginò delirassi invece scoprivo che la filosofia sotto la sua foto mesi prima nel 2016 aveva funzionato.