Accio
QUANTO PUNGE
(dittico per il 14 febbraio 2012)
1
Coriandolo preme sua verde gemma
anche se febbraio sfugge al nostro agire.
Nevica. Sulla veste sui fianchi nudi
la tagliola brucia nel vaso lacrimale.
Eppure dietro ai rami carchi di gesti
bramo il battito che ange l’umida
natura della rima: appartieni al mio prima:
moto del freddo noto nel bacio scuoto.
2
Cova la nuca nella ferocia del giorno breve.
Febbraio incostante raspa l’erba novella
nell’aiuola ove posi guancia -
Mi lecchi perché profumo di guazza? -
Nasce la domenica educata ai ronzii
dei coriandoli sacrificati alla tregua
delle regole sparse sopra seni offerti
al chiaroscuro. In questa spira
di matta notte evoco bagliori incauti -
Mi tieni guarita tra fasce d’uno scalmo buio? -
Il ritratto s’affida all’insania del pennello
sulla schiena spuma del nome
che cattura pittore e modella.
-Quanto è gocciante rima con EX-amante?