Claudio Di Scalzo: "Sara Capei Corti col Nasturzio" - 14 febbraio 2012 -
Claudio Di Scalzo detto Accio
NASTURZIO NEL COMPLEANNO BEL CANTUCCIO
(a Sara Capei Corti - 14 febbraio 2012)
Le foglie del Nasturzio nel compleanno cantuccio
sembrano uccelletti rossi e gialli in volo
che tornano al nido. Paglia al confine del fuoco
della parola che danza immaginazione.
Il Nasturzio Sara capelli corti donna e bambina
ha profumo pungente che rimanda
alla filosofia dell’ascesa e dell’ente.
Ha mordente tra foglie pentalombate
che sui 35 anni son chinate. Cresce
rapida e meditativa Sara Nasturzio
sale i graticci i riccioli dell’amato
il suo petto e se i fiori son baciati
risultano piccanti come lingue d’amanti.
Fiorisce spesso Sara Nasturzio e seminata d’autunno
e riparata in inverno arrossa calda la neve. Come
la fronte della musicista febbricitante prima del concerto.
NOTA TRANSMODERNA
Claudio Di Scalzo detto Accio qui pratica - avrebbe voluto praticare con Sara Esserino non mi avesse lasciato il 20 novembre 2011 - polifonico nomadismo transmoderno nelle avanguardie del novecento, molto visuale molto casuale nell’accento nel tormento nel gaudio sulle piste.
Alla tavola-ritratto capelli corti accosto fotografia del fiore e pagina di scrittura ottenendo trittici cromo-luminaristi sorta di pointillisme transmoderno. Gioca all’enigma doloroso della separazione ancor nel reincontro speranzoso l'erbario-poesia illustrato.
NOTICINA
Mi sono tagliata i capelli tanto corti da somigliare alla monaca penitente che divento tu assente. Quest’ultimo gioco in rima ti faccia sapere, Claudio, che la mia sofferenza è pari alla tua. Ma ho compiuto l’unica scelta impostami!!! dal tuo comportamento immorale in materia vita arti. Ora cappuccio sulla testa sulla parola verso te. Resti soltanto la musica quando dovrò suonarla.