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MUSICA DA CAMERA

:: Claudio Di Scalzo detto Accio: Su Klemperer nel 1954 che dirige l'Eroica di Beethoven. Su come ho studiato musica per Sara Cardellino.
24 Aprile 2024


Sara Cardellino ascolta l'Eroica di Beethoven diretta da Klemperer
Venezia 23 Aprile 2024 






Claudio Di Scalzo detto Accio

SU KLEMPERER NEL 1954 CHE DIRIGE "L’EROICA" DI BEETHOVEN, TERZA SINFONIA.
SU COME HO STUDIATO MUSICA PER SARA CARDELLINO 







 

(Come in altro Diario, ho scritto, nei 5 anni e 5 mesi separato da Sara, diventata Capei Corti, e prima che tornando nell'aprile 2017 potesse, tornata come Sara Cardellino, leggere la mia avventura nello studio della grammatica musicale, grazie anche al pianista Sandro Ivo Bartoli quando, originario di Vecchiano tra un recital e l’altro tornato a Vecchiano mi regalava lezioni, ho scritto molto sulle opere compositori partiture della musica classica e operistica, perfezionando quanto prima di incontrare Sara Esserino nel maggio 2009, scrissi e disegnai sugli Schumann Mendelssohn Brahms Mahler).

Una parte di questa sudata impresa l’ho dedicata ai direttori d’orchestra e interpreti a mio avviso sommi: che fossero Celidibache o Michelangeli… o appunto Otto Klemperer. Come fo oggi a Venezia. In casa di Sara Cardellino. Che mi coinvolgevano e mi coinvolgono per le loro biografie scelte e cadute con risalite. Nonché per i possibili richiami all’Europa e mondo 2024.)

Nel 1954, Otto Klemperer, all’età di 69 anni (morirà nell’estate 1973 a Zurigo in Svizzera), direttore d’orchestra ebreo, costretto all’esilio in America, ebbe possibilità di ritornare sul podio per mostrare di che pasta direttoriale fosse fatto, seppure in alto splendesse la stella, per alcuni neonazista, di Herbert von Karajan. Una paralisi, amorevolmente curata con la figlia Lotte, l’aveva scempiato nel 1939 e più tardi l’operazione per un tumore al cervello aggravò le sue condizioni. Eppure Eigel Kruttge, dirigente della Radio di Colonia, lo invitò per dirigere alcuni concerti sinfonici da registrare.

In sala apparve un uomo, un direttore, malamente retto dal fisico, appoggiato al bastone e aiutato a sedersi dai musicisti; però, potenza della musica, dell’EROICA, di Beethoven, la Terza, Klemperer, col suo carisma e capacità di dirigere, trasformò il concerto in trionfo.

Da questo ritorno il suo maggiore sostenitore Walter Legge lo chiamò a dirigere concerti a Londra, offrendogli non solo la possibilità di ancora mostrare la sua unicità di direttore ma pure risolvendogli problemi economici seri, per curarsi per vivere dignitosamente.

L’EROICA di BEETHOVEN, alla Radio di Colonia, non sembra affatto diretta da un uomo vecchio e malato, anzi è l’esatto contrario. Accadrà anche ad ABBADO sul podio ammalato di tumore.
Lucida, incalzante. I tempi non sono “seduti”. Nessun indugio di maniera. Nessun incidente di percorso.

Traspare soltanto, accadeva anche quando dirigeva da giovane, lo spirito di Klemperer incline alla profondità, al pessimismo, alla drammaticità.
Volendo operare raffronti si ascolti anche come dirige la “Nobilissima visione” di Paul Hindemith, suite dal balletto di San Francesco d’Assisi, datata 1938 anno in cui iniziò l’esilio pure per Hindemith!

In tempi in cui aleggia, sull’Europa, e in Israele, il vento nazifascista,… mentre gli imperialismi operano guerre d’ogni tipo, comprese quelle religiose e reazionarie, si ricordi, con il BEETHOVEN di Klemperer cosa sia il vero ebraismo, cosa sia stata la guerra nel novecento, come valga ancora se non di più, il messaggio del Maestro sordo e malato di Vienna.




 


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