
Aglaia scrive al Maestro delle Onde
Aglaia
NON TI AMO PIÙ ANZI DI PIÙ
SCRIVO AL MAESTRO DELLE ONDE
(tre lettere da Padova)
(Venezia 30 ottobre) - Non c'è un solo un modo d’amare o d'essere artisti o addirittura d'esser vivi. Ricordalo Maestro delle Onde. Però penso (come devota e paziente Butterfly) che quello vissuto - oh guaio alto! - assieme sia quello più strabiliante e bello. Ma lo fuggirò! Con tutta me stessa! Sappilo. Ti lascerò la poesia nostra figlia. Perché uccido in me la madre d’ella, lo so. Il modo di vivere, melò, a me adatto.
(Venezia, 10 novembre) - Tu, Claudio, non leggi come m’aspetto le prose musicali su Sibelius, Dvoràk, Mozart, Satie (spedite da Aglaia per rivelare a Claudio il “melò dell’angoscia d’amor”, NdC ) - Troverai lì anche Aglaia pungente e ironica. È l'altro lato di me, lo sai. Un altro sentiero per sfuggire alla sofferenza, per seppellirla, negarla, più di tutto per non soffocare nel fango anche i sorrisi.
Poi, la segreteria meccanica, i silenzi artificiosi (non ti rispondo e poi parlo da sola con te a voce alta come una pazza nello studiolo!). Sono l'esito d’un presente cammino irto. E non so dove mi porta senza te. Senza te? Tante musiche l'accompagnano questa intravista fine (sarà veramente la fine Claudio mio?) così come lettere terribili e disperate insieme. Che ho spedito alla tua indifferenza. Un po’ isterica!, aggiungo.
Non ti dirò ancora di sbagli e leggerezze e menzogne. Tue!
So che, intanto, darai un senso ai giorni di solitudine, che saprai scorgere scintilla di luce vera, nei mesi di sabbia e pineta che abbiamo vissuto. Anche in quelli che vivi, chiuso nell'atelier vecchianese, con gli occhi scuri ad accarezzare nel buio, oltre i vetri, la fredda valle del Serchio le colline preda della brina. Occhi che bacio e bacio e bacio come un fantasma da vicino vicino vicino.
(Venezia, 15 novembre) - CLAUDIO, io ti amo. TI AMO.
E non pretendo che tu cambi, non l'ho mai preteso. Come potrei? Tu sei fatto così. Ho sempre accettato ogni tuo volto. Ogni tuo amore. Anche ora. Anche Luisa la biondetta cantante paranoica. (Che ha finto un cancro per “tenerti” a sé quando son giunta nella tua vita). Non voglio ammissioni. Né pentimenti. Spiegazioni. Nulla. Io ti amo così!
Ora perdonami. Non riesco ad aggiungere altro.
Sono sbattuta nella burrasca. La MIA burrasca. Di cui non hai colpa. E, lo sai, ancora non ho imparato a nuotare nel mare agitato. Al massimo mi barcameno sul Brenta fino alla Laguna. TUA Aglaia

Aglaia all'Opera
CDS/NOTA
AGLAIA (legata al MAESTRO DELLE ONDE/CLAUDIO) è personaggio che rimanda a SARA. Dal 2009 diventa protagonista di un romanzo transmoderno e polifonico a quattro mani. Evocante il melodramma e l'immaginario della musica classica. Aglaia è stata pubblicata sull’Annuario TELLUS 30 “Nomi per 4 stagioni. Dall’Illuminismo a Internet”, 2009. Nella sezione IMMAGINARIO/PESCA WEB dell'OLANDESE VOLANTE appare quanto è cornice visuale, “pescata sul web”, dedicata con didascalie al personaggio di AGLAIA.

I due fotogrammi identici della Chiesa degli Scalzi
a Venezia dove ha inizio il romanzo anche visual-musicale
di Aglaia e del Maestro delle Onde
ben si adattano al rapporto autori/personaggi
AGLAIA IN POESIA SULL'OV