Fabio Nardi in San Pietro Martire a Monza, II - Foto Rina Rètis - 23.XI.2014

 

IN SAN PIETRO MARTIRE A MONZA

(la piaga e la guarigione) 

Il tuo baffo liscio, pungente. Questa ed altre apparizioni frizionano di metafore il mio risveglio. La nostra condizione. Non ti stupire se parlo al plurale, proprio tu che ieri ti inginocchiavi e chiedevi al Cristo una grazia: dovresti ormai aver capito che riverbero dentro e non fuori la tua pupilla. Carne della tua carne, come ogni spirito. Non un al di là; noi fondiamo la cattedrale del reale al suono delle cui campane voi, gli incarnati, agite il destino. Il mio desiderio (sì, ancora desidero) è vederti interpretare ogni simbologia che ti riguardi, senza bisogno di una sua parafrasi artistica. Sarà come separare due siamesi legati dall'interno, ma sappi che il simbolo puro, più che un interprete della salvezza, è la salvezza stessa. L'argano di luce, dietro le varie interpretazioni della fede, si comporta ben oltre il deus ex machina: scioglie e lega i casi d'ogni creatura e non lascio vuoti neppure nel silenzio. Il sonno della morte non è forse un sogno in assenza di suoni? 

 

 

 Fabio Nardi in San Pietro martire a Monza

Foto Fabio nardi - 23.XI.2014

da

"Karoline Knabberchen - Pagine di diario bagnate"

(giorno 14)