"Barba e Destino". 1978. Foto Antonia Milk
Accio
BATTUTE CON SCARSA POESIA. 1983/2023.
TRENTATRÈ CON QUALCOSA ANCO DI ME
Racconto sull'Annuario Tellus 29, 2008. "Febbre d'Amore".
Appare come "Ragazza col cappellino"
in "Vecchiano un paese. Lettere a Antonio Tabucchi", Feltrinelli, 1997.
Foto 1977 a Torre del Lago - Accio
Sara Cardellino ha ritrovato dattiloscritte queste “Battute con scarsa poesia” nelle interminabili soffitte del cascinale vecchianese. Le scrissi 40 anni fa. Ad alcune ho aggiunto, oggi, 19 ottobre 2023, proseguo riferendomi al web social. Ci abbiamo riso assieme. Scoprendo le foto di Antonia Milk è diventata seria!
1
La poesia è un piacere e come tutti i piaceri transitorio. In genere un solo libro o un paio sono accoppiamenti col lettore: i rimanenti autoerotismo del poeta della poetessa che pensa di copulare. I social sono la solitudine poetica per eccellenza: vetta insuperabile della stimolazione, pari genere, genitale versificata. Anche illustrata.
Antonia Milk al Liceo di Pisa
Foto Accio 1977
2
Il gusto in poesia diviene presto combusto. Il poeta la poetessa (la poeta?) sulla cenere costruisce proprio busto. Lo scolpisce lo indossa.
3
La poesia scade come il latte quanto più sul social la si ammira con commenti acquosi.
4
Allo sfortunato poeta la Forma prese sembianza da Torma di pipistrelli vampiri e finì dissanguato in anonima Orma con versi disfatti.
5
Se il diritto alla poesia fatta da tutti fosse un diabolico inganno che miete più vittime della peste medievale scriverla sul web a che vale? Ma l’autore di cotanto gioco ugualitario, problema teologico, è Satana per accaparrarsi peccatori o Dio che si dedica al gioco della burla per perdonare incauti maldestri poeti e poetesse?
6
Non c’è niente di più pericoloso - come il troppo diuretico - dei ricordi in poesia per stimolare versi.
7
L’Amore consumato come il tramezzino acquistato in treno consegna alla realtà della prossima fermata con fame bestiale: intanto che il tempo della poesia abbellisce lo stomaco ma non il cervello razionale.
8
Il collezionismo di versi celebri, di celebrati maestri e maestre, con i quali il poeta compie dialogo non richiesto, produce nei fantasmi di chi scrisse un odio insanabile verso i devoti i copiatori gli aspiranti alla fama che può avere effetti di sfortuna editoriale irrimediabile.
9
IL FORNAIO MANCATO POETA
Per Fortuna, dopo aver sognato d’esser poeta con alloro anche sul web, svegliandomi scoprii d’essere ancora fornaio. Alla moglie dissi: “Col mestiere che faccio so come usare il lievito fossi poeta scriverei versi poco commestibili per chi li leggesse”. La moglie rispose: “Quanto mi dici dillo all’apprendista che ha un blog di poesia e scrive versi su Facebook!”. "Lo faccio!", aggiunsi. “Allora marito togli la mano tastante il mio culo, che non è un pane, poeta mancato!”
10
PACCO DI NATALE
Ho passato l’estate a scrivere poesie sull’amore perduto per poi congelarle nel freezer. Non scoloriranno come l’abbronzatura completa, tolto il bikini, presa sugli scogli a Calafuria. Ora le scongelo le appendo all’albero natalizio: me le regalo per ciucciarle. Se passa da qui Babbo Natale con lui in braccio come dono combiniamo una cosa a tre. Con l’ingordo poeta ex fuggitivo.
11
Il poeta disilluso chiuso in se stesso misurò al cesso lo scompenso tra fantasia stitica e mancato successo.
12
Il poeta crudele con i personaggi dei sogni li vive come complici dei suoi rivelati bisogni.
13
L’uomo la donna si adattano a tutto per umanità e antropologia; soltanto l’uomo poeta la donna poetessa non si adattano ai propri simili in poesia. Fanno finta.
14
I vecchi poeti s’industriano a decrescere i giovani poeti; quest’ultimi rimpiccioliti all’ombra dei vecchi si chiedono se essi, vegliardi, mai moriranno vista l’età di rughe e date di pubblicazione dei libri.
15
Troppa spietatezza nel diventare saggi poeti da vecchi non potendo bere acqua forma nòva dagli apparsi secchi.
16
Pessimista sul futuro dell’editoria poetica, ottimista sull’infinito macero del pubblicato.
17
PSEUDO MONTALE PER QUEL CHE VALE
La poesia secondo Pseudo-Montale è uno di quei beni alla portata di tutti, non misurabile per troppa diffusione, che concorre a rendere storto l’asse del mondo e delle relazioni d’ogni tipo in esso. Il problema è che gli addetti alla poesia, milioni, si sforzano di renderlo dritto.
18
SPECCHIO DELLE MIE BRAME POETA MANCATO DEL REAME
Mi esercitavo a specchiare mia vita nei libri di poesia scoprendola rotta in frammenti per scriverci sopra altra poesia. Tolti gli specchi non diventai poeta specchiato ma semplice poeta smesso intero fortunato.
19
FIBBIA POESIA BIBBIA
La lotta con il libro pubblicato di poesia è lotta del Poeta con l’Angelo del successo che immancabilmente ti colpisce con tiro basso stringendoti i testicoli maculando il clitoride. Inutile lottare meglio andare al mare!
20
Impossibile scrivere una Poesia che non stia già nella Storia della Poesia. Sorte ria e mammamia! Se provate leggendo spavento cessate il mestiere di poeta ch’è per voi averno!
21
In Poesia, quella che funziona, le risposte che non arrivano sono sempre migliori delle domande non formulate. Lo sappia il poeta lo sappia il lettore. Se non l’intende meglio passi diversamente sue ore.
22
ALDO CHE RIDEVA E POESIA SCRIVEVA
Ridere senza cattiveria in Poesia può avvicinare al Dio Poeta Sconosciuto. A quanto so riuscì ad Aldo Palazzeschi.
23
DESTINO DEL POETA EX COMUNISTA TAPINO
-Quello in prima fila giunto per ultimo alla pubblicazione sgomitando mi sembra di conoscerlo!
-È un rinnegato poeta comunista che scriveva contro il feticismo della merce poesia e ora la vende, propone detto meglio, al COMPRORO dell’editoria capitalista di ogni tipo. Basta si pubblichi.
24
MESTIERE DI POETA
Il sogno del mestiere di poeta come ai tempi di Ungaretti e Montale di Pascoli e D’annunzio è il sogno di milioni di poeti dal quale non riescono a svegliarsi. Sonnambuli sul web scrivono versificano senza mestiere né ruolo. Però da sognanti non se ne accorgono.
Antonia Milk alle Pizzorne in Garfagnana, 1978
Foto Accio
25
MIRACOLO POETICO
Essere sani in Poesia è un miracolo; lo riceve chi sa del suo scolo in parola che cola.
26
STAGIONI PER ETÀ DIVERSE
Il risveglio dato dalla primavera alla poesia vale per i vecchi poeti vecchie poetesse. Giovani poeti e poetesse vivono nell’eterna primavera con raccolte-farfalle attorno svolazzanti a proprie spese.
27
MORTE DELLA POESIA
La morte della Poesia è una deroga falsa all’immortalità dell’editoria in crisi che pubblica poesia inutile.
28
Si rimane vivi finché non si cede alla poesia da scrivere da pubblicare.
29
Fastidio per la notte poetica vissuta da sveglio; lamento poetico che sia subito mattino! Nel mezzo la poesia in mutande.
30
Il poeta si seccò a parare le disavventure vogliose del proprio corpo e prese a leccarle.
31
La speranza del poeta è che il proprio corpo a pezzi torni come nuovo dopo il libro pubblicato. Invece agonizza nello iato.
32
Si necessita prendere distanze dalla Poesia corporale e impiantarsi almeno una angelica ale.
33
Più si va avanti nella poesia scritta più si va indietro sulla via salvezza dritta.