
Con Silvae Lo my wife il fotografo osa la posa da Canova. 1999, CDS
Silvae Lo
A CLAUDIO DI SCALZO MY HUSBAND. MANUALISTICA LOGICA
PER IL RAPPORTO DI COPPIA DA WITTGENSTEIN. 1999
Claudio, ricorro a Ludwig Wittgenstein. Appronto sintetica, logica, manualistica, con testo esemplare, per farti capire quel è il mio abito di donna sposa moglie futura madre dei nostri figli, li avremo!, ti ho sposato per questo: il più distante da me come postura mentale però con fantasia creativa, a volte pinocchiesca-collodiana, opererà miscuglio, adatto; e per le fattezze, se tu sei un bellòmo, come ti definisce la Nada, concordo; ma anch’io non essendo scarsa in lineamenti, dici sempre che sono canoviana, non è un grande sforzo data la nostra differenza d’età, darò culla alla bellezza. In ciò che ruolo ha il maestro viennese? Per la maestra di scuola elementare... fondamentale!
Hai vissuto, anche come Fabio Nardi, con figure di donne che scrivevano, pensavano, praticavano la filosofia. Quella meno adatta a me in assoluto. Non entro nel merito di quanto avete prodotto assieme e tu da singolo. A quanto ho, fugacemente letto, intravisto, mi sembra degno di nota. Però non voglio incorrere nella stessa trama. Canzonieristica. Se lo farai devi tenere conto di quanto oggi ti faccio leggere, da una pagina, tratta dal TRACTATUS LOGICO-PHILOSOPHICUS. Puoi andare a pp 63-82, dell’edizione, in traduzione italiana, che sta nella mia biblioteca alpina.
Leggi. E leggi quanto vi aggiungo. Non ci tornerò sopra. Sia da te intesa, Claudio, la distinzione tra ciò che può essere detto e ciò su cui si deve tacere. Con il ruolo “limitato” della filosofia.
[5.6] I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mondo.
[6.44] Non come il mondo è, è il mistico, ma che esso è.
[6.5] D’una risposta che non si può formulare non può formularsi neppure la domanda.
L’enigma non v’è.
Se una domanda può porsi può avere risposta.
[6.52] Noi sentiamo che, anche una volta che tutte le possibili domande scientifiche hanno avuto risposta, i nostri problemi vitali non sono ancora neppur toccati. Certo allora non resta più domanda alcuna; e appunto questa è la risposta.
[6.522] V’è davvero dell’ineffabile. Esso mostra sé, è il mistico.
[6.53] Il metodo corretto della filosofia sarebbe propriamente questo: Nulla dire se non ciò che può dirsi; dunque, proposizioni della scienza naturale – dunque, qualcosa che con la filosofia nulla ha a che fare -, e poi, ogni volta che, certi segni nelle sue proposizioni egli non ha dato significato alcuno. Questo metodo sarebbe insoddisfacente per l’altro – egli non avrebbe il senso che gli insegniamo in filosofia -, eppure esso sarebbe l’unico rigorosamente corretto.
Dal brano, antologizzato per te, Claudio, sintesi fulminante del contenuto del TRACTATUS.
Soltanto le proposizioni riguardanti i fatti del mondo, rimarco solo le proposizioni scientifiche, contengono compiuto significato. Le altre, ad esempio quelle della filosofia; ricordo con rispetto Stein e Knabberchen, ci aggiungo poesia prosa imbevuta di filosofia, diario, biografia, sperimentazioni varie commiste ad altre estetiche: pittura, fotografia, risultano prive di senso! I limiti del nostro linguaggio, sostiene Wittgenstein, sono pure limiti del nostro mondo. Ammesso ciò, si apre all’uomo alla donna, il considerevole ampio territorio dello ”indicibile” o del “mistico”, costituito dalle domande sul significato-senso dell’esistenza e del mondo; nell’affrontarle viene a mancare il linguaggio; semplicemente perché le proposizioni raffigurano i fatti.
Rientrano nel “mistico” quanto ha scritto, che hai salvato come Fabio Nardi, di Karoline Knabberchen, quanto scrissero assieme, quanto di loro come Di Scalzo hai curato, aggiunto; lo stesso il comunismo anarchico estremo della Stein. Tutto senza risposta perché mistico! Così io la penso e te lo scrivo.
Se, a voce, profferisci - mentre ti leggo questa manualistica - da umorista sforzato: “più che mistico scambio fu nel sogno-reale cantico”, lo accetto, tanto so che hai inteso la mia “diversità”. Se a Wittgenstein maestro-testo, se alla maestra sposa aggiungerai una mia fotografia, con rima amabile, pure non stonerà, perché sono logicamente bella.