
Bosco nostalgico Eichendorff pianta con innesto Friedrich
Foto Accio
Margherita Stein
SEHNSUCHT NOSTALGIA
Ad Accio l’8 dicembre 2021
Per la tua età per le diverse età dell’uomo dell’artista: questa traduzione.
Nostalgia mia (anche tua?) per l’età del canto in salita.
Joseph von Eichendorff
NOSTALGIA
Rilucevano stelle dorate,
alla finestra io solitario
sentii in lontananza
nella quieta campagna
il corno del postiglione.
Bruciò ir còre nel mi’ petto,
nell’intimo allora pensai
chi mai tenta il viaggio
nella notte vasta estiva?
Due giovani salivano
lungo il tratturo del monte,
li udii nel canto andare
per silenziosa balza:
con gole vertiginose dirupate,
con boschi sussurranti piano,
con sorgenti che da fessure
cadevano nel fogliame tenebroso.
Cantavano di figure in marmo,
di giardini, che tra rocce
inselvatichiscono viluppo d’indistinto,
di palazzi nel chiarore lunare,
con fanciulle in ascolto sui balconi,
quando suono del liuto si manifesta
e sonnolente fontane mormorano
nell’infinità estiva notturna.
Joseph von Eichendorff
SEHNSUCHT
Es schienen so golden die Sterne,
Am Fenster ich einsam stand
Und hörte aus weiter Ferne
Ein Posthorn im stillen Land.
Das Herz mir im Leib entbrennte,
Da hab' ich mir heimlich gedacht:
Ach wer da mitreisen könnte
In der prächtigen Sommernacht!
Zwei junge Gesellen gingen
Vorüber am Bergeshang,
Ich hörte im Wandern sie singen
Die stille Gegend entlang:
Von schwindelnden Felsenschlüften,
Wo die Wälder rauschen so sacht,
Von Quellen, die von den Klüften
Sich stürzen in die Waldesnacht.
Sie sangen von Marmorbildern,
Von Gärten, die über'm Gestein
In dämmernden Lauben verwildern,
Palästen im Mondenschein,
Wo die Mädchen am Fenster lauschen,
Wann der Lauten Klang erwacht,
Und die Brunnen verschlafen rauschen
In der prächtigen Sommernacht.