SIGNORA MORTE ACCORATA CHE MESCE CHE PASCE NOSTRA DATA
Olio su piccola tela. CDS senza data
Claudio Di Scalzo
FRANTUMI COME PRUNI RUMINATE DI-ME BOINE DATE.
1
NASCITA D’ALE = MESCITA FINALE
Il 2 settembre 1887 nasco a Finalmarina in quel di Savona.
Ogni nato vola in picchiata verso l’esito da spiumato morto incassato. Se la caduta è certezza non lo è la possibile saggezza. Quando il nervoso da malato m’accosta a Protagora scrivo in rima come inutile gora. Non avrei potuto farlo prima. Questo l’incipit fondante Tic! Toc toc… chiodi!
2
ANDARSENE CON PIVE RIME NEL SACCO
Malattia lezzo del cranio pensante
Profumo del cuore sacchetto
Quanto val un etto?
Quanto sestante salvezza?
Pascal afferma che MALATTIA è condizione del cristiano sulla terra; lo ratifica la nascita; debbo tenerlo a mente nella data a-me data. Seppure in salute non ero istesso malato? La seduzione del Male, il Tempo usato inutilmente nel CARTEVANEGGIO in tenzoni da aveggio! Non è forse Male? La caduta verso la Morte dalla nascita, accettato volo-schianto, guarisce dall’insoddisfazione verso il mondo dove capitasti; anco verso la Cultura dei maggiorenti ove mi son trascinato tra beffe e stenti! Scrivo di nascita ne fo con la futura morte mescita. Vivo l’ultima gioia spirituale mossa della mia ale. Se non temessi che ridere mi porta a tossire sangue lo farei come Arlecchino, anzi Arlecchino di Pascal! Sia detto in punta di lingua-sangue: nel maggio 1917 con data di me collaudata nato nel 1887 ci gioco a Tressette.
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SIGNORA MORTE ACCORATA CHE MESCE CHE PASCE NOSTRA DATA – Olio su piccola tela. CDS senza data