
Claudio Di Scalzo: Marco Pachi e Rosa Mollica in autunnale abbraccio"
25 ottobre 2015
Claudio Di Scalzo
LE BOSCHIVE DI MARCO PACHI
(a Rosa Mollica ai boschi triestini
perché sorrida e guarisca)
1
IL FORO DELL’INNAMMORO
Fogli d’acero doppia esistenza nuda e abbigliata
Nell’attesa di svelare la propria morte per arrossamento.
Porpora vellutato mio respiro sale
Giallo maculato d’insetti scende
Chi mi vole?
Chi lo pole?
Chi mi prende?
Chi verso me ascende?
Alone soffocato d’Appennino
Possibile che padre albero sia così cretino?

2
DELITTO ALBERO SFITTO
Foglia di faggio col buco
Assassino fu un malfido bruco?
Il cheroplasta è invecchiato peggio d’un colapasta
Mi riduce giallo oriente sulla mia salute mente
Mentre il succo cellulare
Più a niente serve né vale.
Portami nel taschino poetessa dai capelli corti
Nel giorno dei santi e dei morti
Poi affidami al triestino mare
Epperocché pur’io possa navigare.

3
SINGOLO E MOLTITUDINE
Carpino bianco (che altro posso fare?) agito il capino stanco
Nel bosco tra tante sorelle che sognarono che niente cambia
Se d’amare cielo e nuvole la foglia non si stanca.
Ora cadrò, con loro istanti ultimi vivrò, sulla terra stanca
Nessuno noterà che il povero carpino al ramo manca.
... CONTINUA