:: Aglaia: Deità Silvane di Respighi per il Maestro delle onde miei respiri


Aglaia deità silvana sulle rocce, I - Senza data
Foto, Simil-Cameron, Maestro delle Onde



 

Aglaia

DEITÀ SILVANE DI RESPIGHI PER IL MAESTRO DELLE ONDE MIEI RESPIRI









 

A questo connubio Maestro delle Onde puoi partecipare come titolista per rendere evidente mia poesia scritta. E con una terza poesiola se, ricordando manualistica dialettica hegeliana, alle mie due trovi sintesi 2022. Segue presentazione, per te, immacolato, delle “Deità Silvane”, delle “Liriche da camera”, di Ottorino Respighi. Con l’invito di lasciar camera nel cascinale e altre stanze, e soffitte, e camino, e canapè per star con me oltre il silvano bosco verso il mare. Mare d’inverno. Ma qui mi fermo. Saresti capace di rifiutare Respighi per la Berté.

 

 

1

verso segnavento dell’acqua

bolle labbra schiuse

nuoto d’Ondina si scomunica

 

2

sovra lo stagno risplendi luna

passata è la sera ariosa trama dei rami

padrona di me stessa serva della verità d’amore

 

3

Dalle spire del fondale riemergo

indifferente all’eco della prudenza.

Vedo parola cangiante lenza

mio seno sul tuo viso aspergo.

Predatore crede d’avermi tutta in sue ore

non sa che Rusalka dal dominio si smarca.

 


Aglaia deità silvana sulle rocce, II - Senza data
Foto, Simil-Cameron, Maestro delle Onde



 

Aglaia

RESPIGHI PER AGLAIA E IL MAESTRO DELLE ONDE PER BOSCHI PER CAMERA


 

Trovandosi, lo conferma l’anagrafe, nel passaggio tra Ottocento e Novecento, Ottorino Respighi (1879-1936) s’accostò all’arte Liberty - con gusto - e rabescata che si generava nei salotti musicali più raffinati d’Europa per raggiungere poi i teatri.

Come Aglaia-Rusalka, non posso che avere nostalgia e interesse per quella lontana arcadia da Belle Époque: dove spirava l’erotismo blando di Pierre Louÿs: unitamente ai versi di Verlaine richiamanti ninfe e pastori e satiri sotto cieli generati nelle tele di Watteau.

Respighi arriva in ritardo, nel 1917, a questo clima Transalpino reso defunto dalla terribile guerra in corso, con “Deità Silvane”: cinque liriche per soprano e pianoforte.

Prima delle “deità” Respighi elevò suo talento, nel mischiare stili antichi e moderni per voce e strumenti, nelle “Liriche da Camera”: “Cinque canti all’antica” del 1906 e “Antiche cantate d’amore”, 1912. Che Aglaia predilige rispetto alla pesantezza più tarda di quanto ricavato da D’Annunzio e dallo Shelley, già per sua natura ridondante, tradotto e cantato ancor più ampolloso.


 


 

CDS/NOTA

AGLAIA (legata al MAESTRO DELLE ONDE/CLAUDIO) è personaggio che rimanda a SARA. Dal 2009 diventa protagonista di un romanzo transmoderno e polifonico a quattro mani. Evocante il melodramma e l'immaginario della musica classica. Aglaia è stata pubblicata sull’Annuario TELLUS 30 “Nomi per 4 stagioni. Dall’Illuminismo a Internet”, 2009. Nella sezione IMMAGINARIO/PESCA WEB dell'OLANDESE VOLANTE appare quanto è cornice visuale, “pescata sul web”, dedicata con didascalie al personaggio di AGLAIA.

 


I due fotogrammi identici della Chiesa degli Scalzi

a Venezia dove ha inizio il romanzo anche visual-musicale

di Aglaia e del Maestro delle Onde

   ben si adattano al rapporto autori/personaggi
 

AGLAIA Melò