Max Slevogt: Il riposo serale, 1900-1901. Tela 126 x 155 cm. Neue Pinakothek, Monaco di Baviera.
Il "Riposo serale" è ambientato nella misera abitazione di una giovane coppia. La stanza funge al contempo da camera da pranzo e da camera da letto: la cena è sul tavolo, ma sullo sfondo s'intravede il catino per lavarsi. La figura dell'uomo è segnata dal duro lavoro, schiena curva, mani rozze e sciupate. Quella della donna è inafferrabile: sospesa fra innocenza fanciullesca e femminile civetteria.
Slevogt su questo quadro scrisse alla moglie: "... sto dipingendo una coppia seduta, che in primo luogo deve diventare pittura, ma dovrebbe anche lasciare spazio a sensazioni più oscure e profonde. Il viso di lei è misterioso e ambiguo; il senso che vorrei dargli è all'incirca questo: anche i poveri hanno diritto a sedersi alla mensa della vita".
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