:: Margherita Stein: Fotografie mentali. Con Velata di Raffaele Monti a Chatsworth House nel Derbyshire |
Margherita Stein FOTOGRAFIE MENTALI (Prefazione rapida come un clic) Sono storia di vocazioni negate. Tradurre e scrivere di saggistica... la Vistosa. Non la più importante. D’essere fotografa al femminile in un mondo esteticamente maschile: m’immaginai. Mio nichilismo pigro. Da frutteto. Contadina che spera nel seme senza germoglio. Potatrice insensata. Qualcosa ho fotografato. Con la scrittura. Ragnatela sui movimenti d’avanguardia. Pensavo una composizione e non avendo voglia di realizzarla ci scrivevo sopra. A fine giornata la “foto” era scomparsa dalla percezione: le parole rimanevano. Oggi a rileggerle non so più evocare l’immagine se non ripensandola nuovamente. Di ciò non m’importa. Nella testa le mostre si sono succedute di continuo. L’atelier inesistente e spazioso. Dopo Henri Cartier-Bresson altro non hanno fotografato che oggettistica pubblicitaria, anche ideologica. Della mia, mentale, qui rendo conto.
Imito l’uomo compagno, fotografo dal perso mestiere, che in questa follia nei generi applicata mi supera, m’insegna. Nell’apprezzarne la distruttiva vocazione sua sorella-amica: in quanto non si può più leggere, tradurre, fotografare. (dall'annuario TELLUS: "Narrazioni per 4 stagioni", 2009)
dalla "Velata" di Raffaele Monti Clikka
Claudio Di Scalzo NOTA SU MARGHERITA STEIN Margherita Stein è nata nel 1960 a Lucca. Vive di rendita dalla coltivazione a frutteto dei terreni di famiglia, affittando la sua villa per sofisticati ricevimenti. Buona parte dell'anno risiede a Monaco. Traduce per diletto, scrive senza affetto, collabora episodicamente all'Olandese Volante per dispetto. (Sue notizie in IMMAGINARIO). Ha partecipato alla "Rotta del poema", poema visuale. Margherita Stein è protagonista di un'opera inedita scritta e visuale, anche con me fotografo. Con Margherita Stein sono stato fidanzato. Abbiamo viaggiato in Inghilterra. Anche alla ricerca di altre donne velate in scultura. Come quella di Raffaele Monti, a Chatsworth House, vicino a Bakewell a sua volta vicino a Manchester. (Questa vicenda è narrata fotograficamente in IMMAGINARIO sull'Olandese Volante) Traduttrice con originale talento visionario ha rinunciato a qualsiasi carriera universitaria. Soffrendo di stati nevrotici ha praticato un femminismo singolarmente controcorrente e spesso sulfureo. Diciottenne è apparsa provocatoriamente sopra un giornale per soli uomini in topless e seminuda creando allora scandalo tra gli intellettuali pisani. Rovinandosi ogni carriera universitaria. Fu questo il suo modo di omaggiare Bataille e Artaud. Ha tradotto per le mie avventure editoriali "Spedizione notturna intorno alla mia camera" di F. Xavier De Maistre; "Lenz" di Buchner; "Lettera di Lord Chandos" di Hofmannsthal; "Il povero musicante di Grillparzer" poi da Kafka, Fichte, Trakl, Hoelderlin, Coleridge, Swift, Rimbaud, Apollinaire, ecc. Non mi ha mai perdonato la mia intesa amorosa, fino a scriverne un intero "Canzoniere", con Karoline Knabberchen (Guarda Svizzera 1959-1984 Lofoten Norvegia) fidanzata del personaggio e fotografo Fabio Nardi. Ha insomma riunito fotografo ed autore in una sola persona. Fregandosene dell'astuta narratologia da me praticata. Quando ci siamo reincontrati a fine anni ottanta ebbe a dirmi con quei suoi occhi al miele stregato: "Se mi fossi suicidata io, e avevo più ragioni per farlo dell'elvetica isterica, quanto avresti scritto sarebbe stato un capolavoro, così son tanti tuoi libri che continuano una tradizione petrarchista". A volte penso che abbia ragione. E ancora provo un sentimento amoroso per questa sua ferina selvatica sincerità che attiene al sangue misto tedesco-lucchese che ha nelle vene. |