:: Claudio Di Scalzo: Covato Poco e Salata - Imbecillità con Morte - I |
![]() PREFAZIONE A SCHEGGIA "Imbecillità con morte" è una scommessa narrativa e disegnata - aperta al corredo sonoro - che si è impennata e nutrita di decennio in decennio: 1973, 1983,1993, 2003, 2013. Nel senso che ogni decennio ne ho aggiunto e curato un tassello. Senza mai darle forma definita. Ora L'Imbecillità, escludendo per il momento la Morte, sia del protagonista, che non sono io, bensì Covato Poco, sia dell'autore che son io, conto di concluderla. La voce femminile appartiene a salata. Tua Salata
Cara Salata,… ho riascoltato “giugno” del russo in-cignato da un destino crudele misto fiele che gli tarpò le ali e la tranquillità erotica cercata in terra di Russia. Ho visto il "diamante" che evochi e ho trepidato che possa essere tagliato per ricavarne bigiotteria là dove l’hai gettato. I Cavallucci marini son tremendi falsari; anche tutto il patetismo romantico, credo, un pochino lo sia. L’Amore e la sua trepidazione per quelli come me covati poco finisce che ci prende in parola. Disvelante! E succede che scoprendomi pulcino tonto, me ne vaggo Burlator di Stoviglia, lascio a te la parola oceano, la metafora oceano, la pittura oceano, sputo per terra ci nuoto come strampalato anatroccolo. So che sulla riva di questo laghetto ancora brami di tenermi stretto al petto. Tanghetto russo? Scusso scusso? Perché con tutto il tuo sale sempre più sete della mia saliva dolce avrai. Però lo sputo adesso è vasto come il Pacifico, t'ho perso di vista, e il naufragar - su altre piume a me adatte - m'è dolce in questa imbecillità che non rima con sanità, morale, che per te tanto valser e vale.
Tuo Covato Poco
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