Grundtvigs Kirke di Copenaghen - Foto Fabio Nardi
Fabio Nardi
FINE ANNO
L'uomo cieco toccandole dava parola
alle cose come tutti i ciechi...
di suo inventava le stagioni le età ...
di quanto i suoi polpastrelli intuivano
e i legami di questo mondo silenzioso
col cielo e in certe giornate con le nuvole.
Era la “radice sana” del suo esistere insensato,
tutta la sua concretezza. A volte s’immaginava
poeta vedendo una Casa una Donna un Bambino
che l’aspettavano toccandolo loro per primi:
la sua fronte, le labbra, il petto… per dirgli
come si chiamava e chi era. Gli succedeva
ogni anno il 31 XII poi tornava senza dimora.
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