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Alice Pagès II - Muro custode

Alice Pagès II - Muro custode

(...) Il tuo odore si mescolava con quello dei passanti, ignari come te, di quel chiodo puntato in fronte, un modo d’essere, che mi teneva penzolante in balìa del tempo. Violata dal tuo ultimo sguardo, quello che pur di spalle, fissava beffardo la mia ingenuità.
Il gioco vale da sempre, per tutti i luoghi che ci hanno visti insieme... io, aspetto in essi che tu passi ancora.

(Alice Pagès, da "Modulazioni sull'uomo mio che passa")

VDC